Il posto che c'è

Da Naimablu
Amori liquidi- abbraccio, Irene Salvatori
Ho trovato il nostro posto. Che, poi, nemmeno lo sapevo ne avessimo uno. È che io son distratta e certi posti devono proprio venirmi incontro per scoprire che ci sono. Questa sera no, nessuna distrazione. Ti sono venuta a cercare. Non ti ho trovato, ma ho trovato il nostro posto. Quello che nemmeno sapevamo di avere e invece c’è. C’è sempre stato. Quello che magari mi ricorderò solo io e che tu non saprai mai di avere. Quello di cui conserverò la mappa che ne disegna il sentiero per evitare che si cancelli per sempre. Anche se è impossibile che si cancelli. È che quando trovi un posto in cui non sei solo puoi anche disegnarlo con i gessetti colorati o il carboncino e scommettere che nessuna pioggia o temporale potrà mai cancellarlo, anche se ce la mette tutta per farlo. È che in quel posto, anche se torni a visitarlo soltanto tu, non sei mai solo. Sì, se provi a cantare la strofa di una canzone, magari quella che non è nemmeno più lei, per quanto l’abbiamo cantata, puoi ascoltare l’eco che ti ricorda che ci sei solo tu. Ma no, non sei da solo lì perché lì ci sono appuntamenti che non si cancellano, attese che hanno sognato, meraviglie che hanno sorpreso. Forse quello è il luogo in cui siamo sempre stati insieme per davvero. Ed è bello e triste insieme. Bello perché c’è qualcosa che racconta di noi e triste perché è l’unica cosa reale e vera che abbiamo. Ho trovato il nostro posto. Adesso so che ne abbiamo uno. Io sì, tu… non è più importante.