Il posto di Inler è a Napoli

Creato il 05 febbraio 2014 da Vesuviolive

Il centrocampista azzurro Inler è stato duramente criticato nelle ultime partite, in particolare dopo l’errore contro l’Atalanta. Questo momento di difficoltà però non ha minimamente alterato la fiducia che Benitez nutre nei confronti di Inler e nonostante le offerte arrivate al club la società, cosi come lo stesso Inler, è fermamente convinta che il suo posto sia a Napoli. I dettagli su Tuttonapoli.net A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Dino Lamberti, procuratore di Gokhan Inler: “Il momento che sta attraversando Inler non è positivo: adesso è importante stargli vicino. Gokhan è una persona eccellete e quell’errore commesso a Bergamo non riesce proprio a dimenticarlo. Non voglio giustificare il mio assistito, ma credo che contro l’Atalanta un po’ tutta la squadra azzurra abbia disputato una prestazione sotto tono. Inler è forte fisicamente per cui l’utilizzo del calciatore non pesa assolutamente . Gokhan è un perfezionista e soffre quando capisce che i tifosi non sono dalla sua parte. Devo dire però che Benitez continua a dargli fiducia, e questo è importante. Anche contro l’Atalanta il tecnico lo ha giustificato perché Inler ha messo in pratica ciò che gli chiedeva. Poi l’errore c’è stato ed è inutile nasconderlo. Inler lontano da Napoli? Assolutamente no, vuole l’azzurro. Nel mercato di gennaio non abbiamo mai preso in considerazione l’ipotesi di lasciare Napoli. Mi hanno chiamato delle società, ma ho subito rifiutato, non ho nemmeno riferito dell’interesse di questi club al Napoli. Mi basta sapere che la società azzurra e l’allenatore credano in lui. Inler è importante non solo in campo, ma anche fuori, nello spogliatoio. Aiuta l’inserimento dei nuovi calciatori, organizza spesso eventi per unire il gruppo. Vincere la coppa Italia sarebbe fantastico. Spero che stasera il Napoli disputi una buona prestazione e partite del genere Inler non le sbaglia. Voglio fare un appello ai tifosi: per uscire da questo momento, è necessario restare tutti uniti”.