Gli annunci di appartamenti in affitto online possono celare sorprese meravigliose, come per esempio questo stupendo loft in centro a Milano a due passi dal mare.Ma non è di questo che volevo parlare.L’altro giorno mi è arrivata la mail di risposta di un tipo che avevo contattato per un suo annuncio di un monolocale mansardato in affitto. Il tipo diceva che la sera stessa potevo andarlo a vedere. Il prezzo era interessante, sono andato di corsa.Stretta di mano, convenevoli, poi su per le scale verso il monolocale, cinque piani a piedi. Non c’è l’ascensore, mi diceva il tipo. Cominciamo alla grande, pensavo io, ma ancora non avevo visto niente.Salendo le scale, non potevo fare a meno di notare il curioso numero di extracomunitari che incrociavo, tra l’altro extracomunitari decisamente loschi, e si, lo so che questo tipo di prosa fa palpitare i cuori leghisti, ma davvero, era una cosa oggettiva, erano loschi così come posso essere losco io se me ne sto appartato nelle tenebre incappucciato tipo Assassin's Creed a guardar male la gente che passa. Poi più avanti si capirà perché avevo visto giusto.Extracomunitari, dicevo, e di tutti i tipi, africani, sudamericani, arabi, balcanici, slavi, marziani, tutti più o meno loschi, non so come mai, sarà che era notte, sarà che era freddo, sarà che il condominio faceva cagare e i pavimenti e i muri erano tutti sgarrupati, come dicevano su ‘Io speriamo che me la cavo’. Quel posto sembrava una specie di piccolo Bronx, però più vario, perchè non c’erano solo i nigga pericolosi, c’era veramente tutto il mondo, da ogni angolo mi arrivavano voci, odori e musiche di tutto il pianeta. Il condominio sembrava una specie di arca di Noè delle etnie dell’homo sapiens, ma meno biblica e più pulp.Eppure fino a un attimo fa ero a Milano, dove cazzo di cazzo sono finito, mi chiedevo mentre salivo le scale e il fiatone si mischiava all’ansia. Ad un tratto sono inciampato, e quando mi sono rialzato ho rischiato di andare addosso a una specie di messicano tipo ‘lo chiamavano Machete’ che mi guardava male. Ho immediatamente sorriso con la mia miglior faccia da ‘povero idiota che non vale la pena pestare’, e ho ripreso a seguire il tipo su per le scale.Arrivati all’ultimo piano, abbiamo seguito un lungo corridoio anch’esso sgarrupato, con un’illuminazione quasi inesistente e porte che sembravano loculi graffiati da licantropi di passaggio, o al massimo sforacchiati da qualche sparatoria. Mentre avanzavo, per farmi forza cercavo di convincermi che lì in mezzo, con un po’ di fortuna, potevo anche finire nelle mani del trafficante d’organi giusto, uno che ovviamente, come tutti gli altri abitanti dello stabile, mi avrebbe smembrato come un melograno, ma che magari avrebbe avuto cura di far recapitare i miei reni e il mio fegato a chi ne aveva davvero bisogno, e magari con i miei peli ci avrebbe fatto tanti calzini per i bambini della Siberia, e con il mio naso da Cyrano tanta carne macinata per il Terzo Mondo, o alla peggio per Mcdonald’s.Giunti alla fine del corridoio incolumi, siamo entrati nel monolocale. Il tipo mi spiegava qualcosa sul prezzo, mentre io pensavo che ero nel punto peggiore di tutto lo stabile per un’eventuale fuga. Il monolocale era decisamente pessimo, ma in confronto a tutto il resto era come un diamante in una caccona.Per non offendere il buon inquilino che, bontà sua, era anche simpatico, per tutto il tempo ci ho chiacchierato amabilmente come se fossimo ad una cena di gala sorseggiando champagne; uscendo, gli ho pure dato un passaggio. “Il posto sembra brutto, lo so, ma io ci sto da un anno e non è mai successo niente di strano”, mi ha detto, prima di salutarmi.Mentre tornavo a casa, ho chiamato la mia ragazza e le ho raccontato del condominio. “Forse esagero” le ho detto, “ma a me è sembrato un po’ un covo di spacciatori”. Lei poco dopo ne ha parlato con le sue coinquiline, che hanno commentato dicendo “ammazza, sembra quasi Via Bligny 42”.“Si, era… proprio quello”, ha risposto lei.
(per chi ignora cosa rappresenti per gli umani Via Bligny 42 – cioè come me e la mia ragazza fino a l’altro ieri – consiglio questo, questo, questo, questo, questo, questo, questo e questo)
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