C’era il mare davanti a lei. La sua religione. Una promessa tenuta ben stretta tra i denti. Ricomincerò. Questo si diceva ogni mattina, di fronte a quella distesa azzurra.
Le onde morivano a riva.
Liturgia.
Echi fradici di speranze e pensieri accavallati. Incastrati tra le dita. I piedi scavavano orme sul bagnasciuga. Preghiera. Gli occhi danzavano e si fermavano a studiare un pezzo di orizzonte. Quello imbevuto di sale e sole e vento caldo. Vento del nord. Del suo nord, così lontano da averlo quasi dimenticato nelle curve molli delle pianure. Nell’assenza di montagne. Mare, mare, c’era solo mare laggiù. E lei era acqua. Acqua senza più una fonte, un nido dove tornare. Straniera, in una terra altrettanto straniera. Flutti topazio elargivano musica. Chiuse gli occhi per ascoltare. E ritrovare un senso alla sua permanenza in un posto non suo. Foto di latoday http://latoday.deviantart.com/