Il potere delle parole

Creato il 05 novembre 2010 da Gloutchov

foto:flickr

Il Vangelo di Giovanni inizia con una frase significativa:
In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.

 Tutto ha avuto inizio attraverso il Verbo, la Parola. E' un concetto molto importante su cui vorrei riflettere assieme a voi. Qualche giorno fa, nella trasmissione di Fabio Fazio (n.d.r. Che tempo che fa), c'è stata una interessante intervista a Sandro Veronesi (qui), in occasione della presentazione del suo XY. Durante il suo intervento Veronesi afferma che le cose esistono perché ci sono le parole a dare loro forma. Prende come esempio una popolazione primitiva dove è presente un alto tasso di suicidi. In questa popolazione non esiste una parola che descrive il dolore psicologico e, questa impossibilità di esprimere la sofferenza porta le persone al gesto estremo. Se non esiste la parola che descrive il dolore, non esiste neppure il male, per cui non c'è modo di poterlo curare... se non la morte. Da qui si deduce che è la parola a dare forma a qualunque tipo di concetto e non solo, anche di oggetto e di creatura. I morti viventi sono frutto della fantasia, ma il solo fatto che esiste la parola Zombie fa sì che gli Zombie esistano realmente in una qualche forma.  
La parola ha quindi il potere divino della creazione.E difatti è così. I robot che oggi possiamo osservare nelle grosse aziende automatizzate, quelli che vengono mostrati nelle fiere della tecnologia, esistono in conseguenza di un concetto espresso molto tempo prima della loro stessa creazione (qui) grazie ad Asimov, noto scienziato e narratore di fantascienza. Se qualcuno non avesse pensato a macchine pensate per emulare l'uomo, se non avesse coniato dei termini per descriverle, forse oggi la tecnologia sarebbe orientata verso altre forme di automatismi, o forse si sarebbe sviluppata allo stesso modo ma con tempi differenti e solo in seguito all'elaborazione di concetti equivalenti a quelli che furono espressi da Asimov.
Del resto esistono moltissime particelle a cui gli scienziati hanno già dato un nome senza però averne mai provato la reale esistenza. Particelle talmente piccole che possono essere ipotizzate solo attraverso prove indirette perché non disponiamo di mezzi abbastanza sofisticati per poterle osservare direttamente. 
E così accade anche al di fuori della tecnologia e della scienza. In ogni campo dello scibile umano è la parola che definisce oggetti e concetti. Senza una definizione verbale, non potremmo dire che il buio esiste... e in effetti il buio non esiste, è assenza di luce (questa invece esiste, visto che è composta da fotoni). Stessa cosa per il freddo... che in realtà è assenza di calore (questo esiste, è causato dal moto molecolare provocato dallo spostamento di energia tra corpi differenti).Pensare che il Buio e il Freddo non esistano realmente sembra impossibile per noi. Difatti esistono perché noi abbiamo delle parole per descriverli ma... se quelle parole non fossero mai state pensate (o scritte), oggi ci troveremmo costretti a barcamenarci con concetti ben più complessi come 'assenza di luce' e 'assenza di calore'. E per quanto Vampiri e Zombie facciano solo parte della narrativa, sono comunque concetti a cui ci siamo abituati talmente bene da poter dare loro una determinata consistenza. In pratica, se domani dovessero risvegliarsi i cadaveri del cimitero più vicino a casa nostra, non ne rimarremmo traumatizzati più di tanto perché siamo perfettamente consci di trovarci di fronte a degli Zombie appena nati.
Il Verbo è quindi il grande potere di Dio. Lo dice il Vangelo di Giovanni. La parola di Dio crea. Allo stesso modo anche la nostra parola, per quanto imperfetta, può creare. Padroneggiare il Verbo è di conseguenza un grande potere ed è sufficiente sfogliare i libri di storia per comprendere quanto questo concetto sia valido. Durante il medioevo la chiesa deteneva un potere illimitato, e guarda caso era custode di tutte le conoscenze provenienti dalle civiltà antiche ormai decadute. Ancora oggi la Biblioteca Vaticana contiene tesori inimmaginabili. Hitler tentò di controllare il potere della parola bruciando in piazza i testi più pericolosi (qui), e non fu l'unico potente a cercare di limitare la conoscenza del Verbo. E' successo di recente nello stato di Israele (qui), ma sin dal III Secolo A.C. ci sono moltissime testimonianze di questo rito (qui). Tutte rivolte a limitare i danni che la Parola può esercitare nei confronti di "poteri" meno assoluti.
L'uomo ha sempre avuto paura del potere delle parole. Il detto:
Ne uccide più la penna che la spada
Ne è un esempio lampante.
La politica teme e cerca di controllare i giornali. E' sempre accaduto e accadrà sempre. Ma questo post non vuole essere un velato attacco verso la politica del nostro paese, vuole piuttosto mettere in evidenza quanto la Parola possa fare per noi uomini... che siamo in grado di padroneggiarla e allo stesso tempo la temiamo più di ogni altra cosa. Basta guardare le nuove generazioni... terrorizzate dai libri, guardate il filmato (trovato qui):



C'è una ragazza che, quasi spaventata, afferma che leggere le faceva venire dei pensieri... la Parola ha anche il potere di far sviluppare pensieri, creare concetti nuovi, far crescere coscienze. Un potere illimitato che potrebbe mutare qualunque cosa, molto più facilmente di qualunque gesto o azione fisica. La Parola è concetto, è creazione, è pensiero, è espressione, è comunicazione, è tutto.
Insomma... probabilmente la Mela del Peccato Originale era in verità la Parola, non credete anche voi?


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :