Il premio galileo per la pace a ivo josipović

Creato il 17 maggio 2011 da Pasudest

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di Marina Szikora [*]
"La lotta per la liberta' deve essere il compito piu' importante di ogni politico" ha detto lunedi' 9 maggio, giornata d'Europa, nel famoso teatro fiorentino 'La Pergola' il presidente croato Ivo Josipović ricevendo il prestigioso Premio Galileo per la Pace. "Il compito piu' importante di ogni politico deve essere la lotta per la pace" ha detto Josipović ricordando le numerose vittime di diverse guerre nel mondo, in particolare quellA del suo paese, la Croazia e dei paesi vicini nella recente sanguinosa guerra degli anni novanta. Il presidente croato ha concluso il suo ringraziamento per il Premio dedicandolo a tutte le vittime della guerra. Questo prestigioso premio, ideato dal fondatore, l'Avvocato Alfonso de Virgiliis, Josipović ha ricevuto al teatro la Pergola dal conduttore di fama mondiale, il maestro Zubin Mehta. Un gesto molto emozionante con il quale Alfonso de Virgiliis ha voluto che il Premio sia conferito al presidente Josipović da un artista musicale perche' oltre ad essere un capo di stato, Ivo Josipović e' anche uno stimato compositore di musica classica.
Il Premio Galileo e' stato istituito dall'Avvocato de Virgiliis nel 1996, inizialmente come un premio per la cultura che poi con il passare degli anni si e' sempre arrichito di nuove categorie, quindi anche quella per la politica, diritti umani e per la pace. Per la prima volta il premio Galileo per la pace e' stato conferito nel 2003 al presidente israeliano Shimon Peres, anche premio Nobel per la Pace. Nella motivazione per l'attribuizione del Galileo per la Pace quest'anno a Josipović si legge tra l'altro che il presidente croato si impegna da tempo per una visione europea dell'Europa sudorientale, per i diritti umani e per la giustizia internazionale. Ha dato un grande contributo all'apertura della Croazia e dell'intera regione ai valori europei, alla riconciliazione dei popoli sul territorio dell'ex Jugoslavia e per l'implementazione dei valori democratici. Oltre a Josipović, i laureati di quest'anno sono Jose Manuel Barroso per le scienze politiche e il premier lussemburghese Jean-Claude Juncker per l'economia.
Precedentemente alla serata della consegna dei premi, il capo dello stato croato ha partecipato alla conferenza svoltasi al Palazzo Vecchio di Firenze sullo "Stato dell'Unione" svoltasi in occasione della Giornata d'Europa e nell'ambito delle celebrazioni che per diversi gioni si sono tenute a Firenze. Il presidente Josipović e' stato uno degli oratori al pannel presieduto dal presidente dell'Istituto universitario europeo, Joseph Borrell al quale hanno preso parte anche la commissaria europea per l'educazione, kultura e gioventu' Androulla Vassiliou, membri del PE e altri prominenti funzionari europei. Nel suo intervento il presidente croato ha sottolineato che la Croazia tra poco terminera' i negoziati per l'ingresso nell'Ue e la domanda che si pone e' che cosa la Croazia in quanto nuovo stato membro puo' contribuire all'Europa, nello spirito della dichiarazione Schumann presentata il 9 maggio 1950 e che ha posto la cornice politica per l'Ue. E' appunto questa data che viene celebrata come la Giornata d'Europa.
Secondo il presidente Josipović, la Croazia puo' dare un contributo importante per la pace in Europa e mandare un messaggio significativo per la stabilita' della regione e dell'intera Europa. Josipović ha ricordato che vi esistono grandi differenze ma la Croazia puo' contribuire al ridimensionamento di queste differenze. "La Croazia allarghera' lo spazio dei diritti umani e della democrazia e completera' la mappa dell'Europa dove manca tutta la parte sudorientale" ha detto il presidente croato e ha rilevato che l'ingresso della Croazia nell'Ue sara' importante anche per gli altri paesi della regione dotandoli di nuovi slanci. E' importante altrettanto la costruzione della nuova identita' europea il che non significa perdere l'identita' nazionale" ha concluso il presidente Josipović.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è la trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 12 maggio

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