Il presepe di morte dei Babilonia

Creato il 03 aprile 2011 da Valed @valentinadoati
S’i’ fossi avvezza al linguaggio dei Babilonia forse lo troverei ripetitivo; s’i’ fossi men legata al teatro di parola forse questa drammaturgia mi sembrerebbe un po’ scontata. S’i’ fossi Valentina, quale sono e fui, troverei The End interessante, coraggioso, distruttivo ma catartico (vedi finale aperto alla speranza nel domani).Esorcizzare la morte, parlarne senza ipocrisia: le paure dei vecchi, gli egoismi dei figli, la decadenza dei costumi – che poi è la morte della moralità. Il rifiuto della vita, il rifiuto dell’idea di morire. Una drammaturgia spezzata, sincopata, declamata; frasi che sembrano slogan, titoli di giornale, connessioni logiche annullate: stile tipico dei Babilonia (sospetto di ripetizione compiaciuta di un modulo).Immagini forti (più della parola): un crocifisso smembrato ricomposto e issato al centro della scena, le teste mozze del bue e dell’asinello, la speranza della nuova vita nel finale. Diteci se questo rispecchia la ricerca. Diteci se l’innovazione ha ancora un ruolo di rottura e proposta, perché se il testo riflette la realtà allora che senso ha?Io credo che non ci sia bisogno soltanto di profeti, ma anche di specchi. Io credo che il teatro debba prima di tutto fare delle domande sul presente. Io credo che il lavoro dei Babilonia sia di grande essenzialità e sostanza: parole che arrivano come proiettili, immagini investite di significato. Sezionare il presente, mettere a fuoco il contemporaneo, proporre una speranza per il futuro: un dio a cui rivolgere una preghiera, un presepe di morte, una cometa da seguire nel futuro bambino da allevare. Forse sappiamo vivere, ma non sappiamo morire. A vivere si impara, per morire ci vogliono le istruzioni. visto al Teatro CRT l'8.II.2011
THE ENDdi Valeria Raimondi ed Enrico Castellani con Valeria Raimondi, Enrico Castellani, Ilaria Delle Donne, Luca Scottoncon la collaborazione di Vincenzo Todescoproduzione Babilonia Teatri, CRT Centro di Ricerca per il Teatroin collaborazione con Operaestate Festival Veneto, Santarcangelo 40con il sostegno di Viva Opera Circus

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