Tra le tante cose che non capisco, non capisco perché quando si approssimano le elezioni del Presidente della Repubblica, l’uomo comune inizia a gridare ai quattro venti chi è il suo Presidente della Repubblica ideale. E di solito il Presidente della Repubblica ideale gridato ai quattro venti dall’uomo comune è qualcuno che non sa una mazza di politica, qualcuno che di norma suona come una candidatura esotica, anzi, più la candidatura è esotica e più l’uomo comune pensa di fare bella figura. La candidatura esotica però deve avere dei connotati morali e sociali precisi. L’uomo comune infatti non caldeggia una compunta figura istituzionale che sia rappresentativa della comunità statale. L’uomo comune caldeggia un supereroe. È questo che l’uomo comune brama quando si approssimano le elezioni del Presidente della Repubblica: un supereroe. L’uomo comune appassionatamente se ne fotte che in natura non esistono i supereroi, dacché l’uomo – comune o non comune – è di una razza convenzionale (per uomo – comune o non comune – qui si intende il termine con cui sono indicate tutte le specie di mammiferi primati ominidi appartenenti al genere Homo, siano essi di genere maschile che femminile) ed è sprovvisto di costumini aderenti, super-soffio e gambe che vanno alla velocità della luce, tutti requisiti che, in forma metaforica, sono richiesti al Presidente della Repubblica ideale. Ossia, l’uomo comune è schiavo della propria immaginazione. L’uomo comune quando caldeggia una candidatura esotica pensa che i compiti del Presidente della Repubblica non si concretizzino in rintronanti tediose sequenze di impegni istituzionali, ma che una volta eletto il più sia fatto, che l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica tutto sommato non sia una cosa tanto diversa dalla scelta del centrotavola quando per la prima volta si invitano i suoceri a pranzo. Tra i Presidenti della Repubblica ideali che ho sentito negli ultimi giorni, ovvero tra i supereroi seriamente caldeggiati dall’uomo comune, ci sono: Piero Angela, Raffaella Carrà, Gigi Riva, Gianni Morandi, Pippo Baudo, Sofia Loren, Paolo Poli e Piero Pelù. Il che basta a giustificare le mie dimissioni da uomo comune e la presentazione della domanda di accoglienza presso il registro degli uomini insoliti.
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