Il presunto arretramento del Cristianesimo…

Creato il 13 settembre 2011 da Uccronline


di Marie-Christine Ceruti*
*filosofa, scrittrice e docente presso la facoltà di teologia ortodossa di Minsk (Bielorussia).


Mi è parso che la maggioranza dei partecipanti ai dibattiti su rete dell’UCCR non fossero al corrente dei fatti e per questo vorrei far presente quanto segue.

Ma veramente il Cristianesimo e il Cattolicesimo stanno scomparendo? Fare tali affermazioni dimostra una perfetta non conoscenza dei fatti. Il 28 aprile del 2010 il quotidiano “Avvenire” faceva il resoconto dell’Annuario statistico della Chiesa appena uscito. Ed ecco cosa riferiva: dal 2000 al 2008 il numero dei Cattolici battezzati nel mondo è passato da 1045 milioni a 1166 milioni. L’incremento dei Cattolici in Africa è stato del 33,02%, del 15,61% in Asia, dell’11,39% in Oceania, del 10,93% in America e in Europa dell’1,17%.

In effetti l’Europa è in fondo alla classifica e non c’è dubbio che il Cattolicesimo sia in regressione nell’Europa occidentale se si prende in considerazione il suo evidente aumento nella parte orientale. Posso testimoniare di questo considerabile incremento in Bielorussia. Le chiese sono a tal punto piene che mi è capitato di non riuscire a fare il segno della croce durante una messa, tanto la folla era strabocchevole. L’ortodossia vi cresce di pari passo.

In quanto all’Africa, la mia esperienza personale in Zambia dove ho vissuto per tre anni è identica. Di fatto il De Agostini del 1977 al capitolo “religione” per questo Paese, registrava “pagani nella quasi totalità”, nell’88 “animisti in maggioranza”, oggi invece il paese ha nella sua costituzione di essere une paese Cristiano.

Per la Cina, David Aikman nel suo libro “Jesus in Beijing” espone che il Cristianesimo (Cattolici e Protestanti insieme) anche se proibito, perseguitato, martirizzato, cresce in modo esponenziale – si parla anche di più di 100 milioni di Cristiani – e questo in tutte le classi della società, in città come in campagna, e persino in seno alla classe dirigente “comunista” – di nascosto ovviamente. Per quel che so da diversi amici sparsi a Taiwan, in India e in Giappone, i battesimi e le conversioni aumentano da tutte le parti.

Ma torniamo al nostro “Annuario”, il quale rivela anche altri dati interessanti. Il numero dei sacerdoti nel mondo è passato da 405.178 a 408.024 soltanto, perché in Europa, dove una volta erano più numerosi, sono calati del 7% (-4% in Oceania). Invece i sacerdoti diocesani sono aumentati del 33,1% in Africa e del 23,8% in Asia. Per quel che riguarda i seminaristi c’è complessivamente un aumento del 28,6% nel mondo, sempre dal 2000 al 2008. La percentuale essendo diminuita soprattutto in America ma anche in Europa, è “evidentemente” aumentata in Asia e in Africa. Se si vogliono tutte le cifre basta guardare su Internet digitando “Annuario statistico della Chiesa” si trovano subito molti siti a cui riferirsi. Su questo sito si veda Ultimissima 27/4/10 e Ultimissima 26/10/10.

Per la mia esperienza personale in Bielorussia, ma lo sarà verosimilmente anche per molti Paesi una volta dietro la cortina di ferro, gli studenti in teologia aumentano, spesso con grandi sacrifici finanziari per le loro famiglie. Quindi la situazione dell’Europa diciamo “agiata” non è certo uguale a quella di Paesi che arrivano dopo 70 anni di persecuzioni, povertà e ateismo forzato. Purtroppo bisogna dire che a formare quei giovani ci si ritrova molto spesso con insegnanti modernisti che rovinano tutto. Li ho trovati in Bielorussia, in Zambia, a Taiwan… e naturalmente e soprattutto in Europa occidentale.

Ognuno si potrà fare la propria opinione ma sembra ovvio che proclamare la “morte del Cristianesimo“, equivale a considerarsi come il centro del mondo o più esattamente come il mondo “tout court”. Già vediamo arrivare per rievangelizzarci preti dall’Africa e dall’Asia…


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