il prezzo dell'onore? poca cosa...

Creato il 15 novembre 2011 da Omar
Una famiglia di sbirri irlandesi in America: padre (Jon Voight) pezzo da novanta della polizia; due figli (Edward Norton e Noah Emmerich) anch’essi poliziotti; una terza figlia (Jennifer Elhe) sposata con un poliziotto (Colin Farrell). In questo quadretto all’apparenza puntellato dall'onestà e dal cronometrico rispetto delle regole si fanno strada gigantesche incrinature, e ognuno dei protagonisti dovrà vedersela con il proprio personalissimo inferno. Si respira l’aria livida di certi cult polizieschi di William Friedkin e di Sidney Lumet in Pride and Glory (2010) firmato dall’esordiente Gavin O’Connor, storia di piedipiatti che provano a fare la scelta giusta in una Grande Mela logorata dal crimine e dalla corruzione. Un dramma familiare cupo, algido e spietato, dalle notevoli potenzialità in parte sprecate da un eccesso di infodump (fammi vedere le cose, cazzo, non spiegarmele di continuo): il racconto prevalentemente notturno si sviluppa su un piano privato che accantona il dinamismo tipico dell'action per marcare stretto le pedine sulla scacchiera, alla disperata ricerca di una confluenza tra l'indissolubile cordone dei legami di sangue e la pericolosa seduzione del Male. Senonché la spregiudicata deviazione verso il malaffare del poliziotto implicato nel traffico di droga (è Farrell) non si erge mai a prospettiva metafisica né costituisce una chiave di lettura che possa dare spessore «esistenziale» all'intero lavoro, restando forse un po' pretestuosa. La prima ora di film è assai affascinate, ondivaga e ricca di continue sterzate d’intreccio che purtroppo alla lunga sovraccaricano il racconto spappolandolo verso la fine dove un po’ troppe coincidenze si accavallano in maniera sciatta. Non sono grandissimi difetti ma compromettono un impianto che avrebbe potuto essere generoso e monumentale, un'opera tra l'altro impreziosita da un coro d’attori che il cineasta sfrutta più che discretamente, portandolo una recitazione di assoluta eccellenza. Edward Norton (indiscutibilmente bravissimo ma forse negli ultimi tempi un po' ingolfato nella scelta dei copioni non sempre degni del suo calibro) e Noah Emmerich giocano di sottrazione mentre Colin Farrell ingombra lo schermo con la sua frenesia selvatica epperò efficacissima nel disegnare il personaggio di Jimmy, sbirro dall'anima nera e le ambizioni piccolo borghesi. Pellicola interessante ma un po' stitica, sicuramente perfettibile.

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