Il primo circo non si scorda mai

Creato il 14 novembre 2011 da Maris

Cara Lilli,

chissà se vale per il circo la stessa massima usata per l’amore… Si potrà dire: “Il primo circo non si scorda mai”? Magari si…anche se il circo in questione non era dei più grandi e acclamati, diciamoci la verità, ma è stato il primo circo che ha visto la mia monella, quindi sarà per sempre un po’ speciale J

Ieri pomeriggio mio cognato e la fidanzata hanno invitato la loro nipotina (nonché la sua mamma, cioè io!) ad andare a vedere lo spettacolo di questo piccolo circo (Castellucci), a conduzione molto “familiare” direi, in cui la signorina che vendeva i biglietti si è scoperto essere poi una delle acrobate e così pure l’uomo che sistemava le sedie sotto il tendone era in realtà il giocoliere-equilibrista. Tanto per rendere l’idea, insomma.

Però i numeri sono stati discreti, tra trapezio, corda, un po’ di magia, equilibrismi vari, il simpatico pagliaccio col suo piccolo aiutante (un bambino spassosissimo) e un fachiro mangiatore di fuoco.

Io sinceramente credevo che mia figlia (che non aveva fino a ieri mai visto neppure in TV un numero da circo e non sapeva cosa fosse) non avrebbe resistito ferma e seduta tutta la durata dello spettacolo e che si sarebbe annoiata o peggio ancora intimorita per la confusione e l’ambiente del tutto nuovo, ma come quasi sempre accade la piccola monella mi ha stupito: si è seduta sulle mie ginocchia e non si è mossa se non nell’intevallo, per andare con me a vedere lo struzzo, i due lama, una strana e buffa specie di anatra e i serpenti che erano al seguito del circo.

E non solo non si è mossa: si è divertita! Ha guardato tutta ammmirata e a tratti quasi incantata i volteggi nell’aria della trapezista, ha riso alle gags semplici ma assai carine dei pagliacci, ha battuto le manine più volte, anche di sua iniziativa e non solo quando le battevano gli altri del pubblico.

Insomma…sono stata davvero felice per lei, Lilli. Sta facendo passi avanti anche in questo compo, nello stare tra la gente e non agitarsi, nell’attenzione alle cose (in questo caso ai numeri circensi) senza tendere ad estraniarsi.

Tutto questo mentre il bravo papà era a casa col monello gattonante e si stava quasi chiedendo se ci avessero per caso rapito quelli del circo, dato che siamo tornate molto più tardi del previsto!! In effetti è iniziato mezz’ora in ritardo, l’intervallo è stato lunghetto e lo spettacolo stesso in totale durava più di quello che pensavamo.

Ad ogni modo, Lilli, è stata un’esperienza molto positiva da ripetere alla prossima occasione, magari con un circo più accessoriato e tra un po’ di tempo anche con il papà e il monello al seguito J