"Il primo commesso che vedo non è molto distante, è inginocchiato a terra di fronte ad un cartone..."

Creato il 03 marzo 2014 da Weirde

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Il primo commesso che vedo non è molto distante, è inginocchiato a terra di fronte ad un cartone aperto e sta rifornendo il ripiano piú basso del bancone dei caffé…

Mi faccio avanti, mezza svestita, accaldata e poco lucida. «Io… Volevo… »

Ha i capelli di un castano scuro, leggermente mossi e corti, ma lunghi abbastanza da poterci passare una mano in mezzo con soddisfazione. Sul volto ha anche un accenno di barba. È bello, ma un po’ in disordine. Non sembra il tipo che sta davanti allo specchio mezz’ora prima di uscire… Sono così concentrata ad osservarlo, che ci metto un minuto buono per rendermi conto che sta aspettando che io parli. Cavolo.

E io ho un blackout. Totale. Cavolo.

Cosa dovevo chiedergli?

Comincio a balbettare qualcosa: «Io… Volevo sapere… Dov’era… »

Cosa, cosa, cosa?

Lo fisso con gli occhi spalancati e lui ricambia il mio sguardo in silenzio, in attesa.

Mentre rimaniamo così per qualche momento, guardandoci senza parlare, una parte di me si accorge di quanto sia assurda questa scena.

Di colpo, però, una parola: frutta!

«La frutta! »

«La frutta… Fresca? » Tenta lui, cercando di aiutarmi.

«No, no! La frutta… Quella… » Cacchio! Dove sono le parole quando ti servono?

Cerco di ragionare: mi serve la frutta contraria a quella normale, quindi… «Quella salata… »

Lui aggrotta le sopracciaglia. «Frutta salata? »

Comincio a fare gesti, componendo con le dita le dimensioni di noccioline, mandorle, noci, nocciole…

«Quella piccola… Salata… »

Sto lentamente scivolando sempre piú in basso. «La frutta salata… » Ripeto gesticolando sempre piú in fretta, ormai completamente in panico.

Sono sicuramente rossa.

Sto anche sudando.

Ma lotto, fino in fondo. «Sgusciata… Piccola e… Salata e… Sgusciata… »

«La frutta secca? »

Lo indico. «Sì, bravo! Sì, la frutta secca sgusciata! »

Il ragazzo mi dice il numero dello scompartimento e mi fornisce indicazioni dettagliate, ma non lo sto piú ascoltando. Mentre parla faccio qualche piccolo passo indietro, per mettergli fretta: voglio andarmene immediatamente e, a Dio piacendo, non rivederlo mai piú.

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— da Che Dio me la mandi buona, di Manuela Pigna


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