Il primo dei dodici capitoli del nuovo anno, uno nel mare della vita

Da Patalice
...e così ti metti ad idealizzare le cose, ad inventarti un futuro sulla base di sogni che la tua mente riesce a spalmare sopra un instabile substrato di realtà...
...e vedi che non c'è imperfezione, che ogni cosa ha il suo posto; un posto assolato, accogliente, conosciuto. Un posto che concepisci e non ti stupisce, ti lascia vagare ignara e salva, e sembra proprio essere pazzesco e meraviglioso. Hai desiderato un paradossale etereo angolo di illibata felicità, e l'hai fatto aderire con le uniche cose che vuoi ed auspichi per te stessa. Ed hai preso una cantonata pazzesca! La regola non esiste, se non ci sono basi fondate per costruirla!Vivi la tua vita seguendo il tuo schema, e la spiegazione appare semplice, affabile, ma non c'è nulla di tale nella realtà! Desiderare una cosa fortemente, con una preghiera urlata ad un cielo pieno di stelle che cadono dovrebbe dare più credito alla tua richiesta? La verità è che ce la si lotta per il proprio domani, partendo da oggi, e ci si impegna affinché il sole possa illuminare quanto più possibile il nostro cielo....ma non possiamo pretendere che sia SEMPRE così, dobbiamo essere pronti e predisposti per una giornata di pioggia, e accettarla. Accettare e ricevereInsegnamenti facili, di una banalità disarmante che passa per erronea, ma che ha la virtù di costruirci una corazza, molto più spessa di quanto non si possa pensare! Si, perché se è vero che, immaginandoci implacabili e concentratissimi, abbiamo più chance sull'obbiettivo, ci meraviglierà accorgerci di quanto saremo più forti mentre calpestiamo prati sconosciuti senza avere paura della rugiada che ci bagna i pantaloni nuovi. ...cacchio vuoi vedere che le sedute dallo Strizza stanno davvero dando buoni frutti?!