Forse è vero che me la cavo
a giocare con le parole,
forse è solo una pallida illusione
che perderà slancio
con lo spegnersi delle stagioni.
Quando si parla d’amore
mi scopro impacciato,
come fosse un sentimento colpevole
che va taciuto quasi sempre
invece che incoraggiato.
E le parole si ritirano,
come le acque dopo
il fragore funesto d’una tempesta.
Forse è vero che qualcosa valgo,
forse sono solo uno dei tanti
che, vivendo nell’onestà,
finisce poi per credersi santo.
Il vincolo non lo conosco,
solo l’odore m’attira di questo universo
ed il calore perverso
del primo raggio di sole.
Nel rancore che tradisce la fiducia
io non mi riconosco.