Poi domenica è stato bel tempo, e dopo pranzo (ma che pranzo! preparata dalla suocera) siamo andati a fare due passi al mare (dove è stata scattata questa foto). Abbiamo incontrato per caso una coppia che Gabriele conosceva, ed è venuto fuori che il ragazzo lo conoscevo pure io. (Lui mi ha guardato e mi ha chiesto: "Ma tu giocavi al Cus tempo fa, vero?") Sì, ci ho giocato nove anni fa! E' incredibile incontrare ancora gente di quei tempi e riconoscerli (pure a me il suo volto sembrava familiare). Ed è incredibile quante conoscenze abbiamo in comune con Gabriele per via della pallavolo che non sapevamo di avere, ma che stiamo scoprendo via via. Sono divertenti queste coincidenze!La sera siamo andati a cena con tutta la famiglia in un ristorante di pesce sotto Livorno (cucina buona e costa il giusto, si chiama Novelli). Ovviamente a fine pasto ho preso un ponce! :)
Poi lunedì e martedì due giornate frenetiche a Firenze. Mi ricordava molto quelle volte in cui torno a Budapest per pochi giorni e cerco di sbrigare mille cose e vedere i più amici possibili, incastrando gli appuntamenti tra un impegno e l'altro. Ma per fortuna l'organizzazione è il mio punto forte, quindi anche questa volta sono riuscita a salutare tutti quelli che contavo di salutare. Ho rivisto le mie migliori amiche, ho visto il bambino di una mia cara amica e collega che è nato mentre ero già via, ma di cui vedevo crescere la pancia giorno dopo giorno in stanza accanto a me, e sono riuscita a sistemare alcune cose per la conclusione della mia pratica forense.
Certo l'Italia non è tutta rosa e fiori. Ci ha pensato a ricordarmela il trasporto pubblico. Lunedì pomeriggio sono dovuta andare dall'Università allo studio dell'avvocato penalista. Ho percorso 6 km in 80 minuti! Dovevo cambiare autobus alla stazione e prendere il 12 verso Piazzale Michelangelo. Non trovavo la fermata del 12 alla stazione, e l'edificio dell'ufficio informazioni era sparito dalla faccia della terra (come detto sopra, appunto), e ci sono anche alcuni cambiamenti temporanei di linee, ovviamente non ben pubblicizzati. A un certo punto ho chiesto informazione a un vigile che capitava lì, e lui mi ha detto che il 12 partiva dalla piazza di fronte alla Basilica di Santa Maria Novella. Vado di corsa lì, ma nessuna linea 12! Era il 36 che passava di lì e, rassegnandomi, ho preso quello. Alla fine la direzione era quella, dovevo solo fare una piccola scarpinata in salita per arrivare allo studio (con un notebook di dieci chili sulle spalle... e l'aria umida. che sudata!). A tutto ciò aggiungo che il Comune (o chi ne è responsabile) ha ben pensato di svuotare tutti i cassonetti della città alle 3 del pomeriggio con dei camioncini che bloccavano il traffico nelle vie più strette (intendi: tutte le vie del centro) accumulando una lunga fila di autobus di linea dietro. Il tutto speziato con un po' di pioggia.
Ma quando tornavo verso la stazione a fine giornata, e passavo con il 36 sul ponte Santa Trinita, guardando il Ponte Vecchio mi è venuta la stessa stretta cuore che sento quando a Budapest con l'autobus numero 7 passo sul Ponte Elisabetta e guardo il Ponte delle Catene...