Il primo sorriso del mattino, l´ultimo sorriso della notte

Da Leggere A Colori @leggereacolori
Ci son dei giorni in cui senti di piú, col cuore. In cui si rompe la diga e la vagonata di cose da dire deraglia. Ci son giorni che realizzi quello che pensi da tempo, tanto tempo magari. Il dire é una dolce conferma, é oltrepassare un limite nel pieno possesso della propria incoscienza, é convincersi di qualcosa che si sapeva solo a metá. É piú facile raccontarla che raccontarsela, a volte. Sono qui seduto, un po´meno mio, che mi chiedo quanto valiamo. Noi non siamo solo la somma di due singoli, la matematica ci arriva per difetto. Noi siamo qualcosa di nuovo, che prima non c´era. Una pausa prima del prevedibile “Ti voglio bene”. Siamo la scossa che ci mantiene accesi giorno e notte, sopratutto la notte quando mi dici ” se non dormi chiamami anche se sto dormendo” e quando ognuno si pensa accanto all´altro e dell´altro, perso, piacevolmente terra da conquistare, ogni volta. Ora so che mi vuoi, che vuoi tutto di me anche se non tutto merita di esser voluto. Ho sentito crepe polverizzarsi, paure rimpicciolirsi, voglie giganteggiare, nei nostri discorsi, nei litigi. E sotto sempre la paura di perdersi, di non essere abbastanza peché la paura á amica delle cose che valgono, specie di quelle senza prezzo. Queste braccia ti diranno “abbastanza” e anche il petto dove dormirai. Ci son punti per cui non ritorni, cittá che non rivisiti, casualitá che non ripeti, e noi siamo quello. Ci sono baci che non bastano, mani che ci percorrono che non fermano Continua a leggere

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