Il principe del mondo

Creato il 02 giugno 2010 da Fabry2010

Pare che esistesse una prima versione: Caravaggio l’avrebbe presa a rasoiate, a causa delle critiche rivoltegli. La prova sarebbe la parte alta del quadro, vuota e incompiuta per la fretta del rifacimento, a detta di qualcuno. Nell’opera che abbiamo, il gesto di Gesù è sovrano, ricorda da vicino quello della vocazione di Matteo: il Cristo chiama alla vita in un atto imperioso che non ammette repliche; l’uomo risponde uscendo dalla morte, esistenziale e fisica. L’invito è irresistibile, trascina il pubblicano e l’uomo defunto già da quattro giorni, non c’è ostacolo di fronte all’energia del terapeuta, all’autorità di chi possiede il segreto della vita. Lazzaro alza il braccio destro, sembra stirarsi o forse evocare la postura della croce, come prevedendo che il ritorno alla vita è reso possibile dal dinamismo potente di un dono totale. L’autore è sempre lì, dietro il braccio teso di Gesù, quasi a respirarne l’odore, ad assorbirne il vigore che comunica, per uscire come Lazzaro e Matteo dalle spire di Thanatos, il principe del mondo.