Il problema dei Guard-Rail in Italia: quando le infrastrutture tolgono la vita anziché salvarla (guard-rail assassini)

Da Motovita

L’argomento che desidero affrontare quest’oggi è veramente triste perché ci ricorda senza mezzi termini quanto la vita dei motociclisti sia considerata sacrificabile da parte di chi gestisce la viabilità della nostra nazione. Siamo nel 2015 e decine di motociclisti ogni anno perdono ancora la vita, quando non rimangono brutalmente mutilati, a causa dei guard rail che vengono installati ai bordi delle strade.

Essi sono progettati per contenere automobili e camion in caso di urto, ma non tengono in considerazione la presenza dei motociclisti e dei ciclisti. Non lo hanno mai fatto nonostante le moto e le bici circolino sulle strade italiane anche da prima dell’avvento delle automobili…

Le principali associazioni motociclistiche che si occupano di sicurezza e prevenzione hanno iniziato a segnalare il problema negli anni ’90. Avete letto bene, sono più di 20 anni che stanno cercando di convincere lo stato italiano a prendere in considerazione questo terribile pericolo per i dueruotisti. Si tratta di un problema facilmente risolvibile in quanto esistono soluzioni adeguate già da parecchio tempo. Fra l’altro le aziende che realizzano i guard rail salva-motociclista sono in gran parte italiane.

Immagino che alcuni di voi non siano per niente consapevoli del pericolo rappresentato da tali trappole mortali, vuoi perché non viaggiano in moto o in scooter, vuoi perché non si sono mai fermati a riflettere sulla questione. Bene, eccovi qualche immagine che vale più di mille parole:

Una banale scivolata può condurre a conseguenze disastrose, come potete ben immaginare. Impattare contro i sostegni metallici dei guard rail, che sono vere e proprie lame (osservate bene l’immagine qui sopra e immaginate che il motociclista scivoli da sinistra verso destra), significa nella migliore delle ipotesi riportare lesioni da taglio e fratture. Nella peggiore delle ipotesi si può arrivare alla decapitazione o alla mutilazione di uno o più arti.

Non crediate che stia esagerando. Provate ad eseguire una ricerca su Google scrivendo “incidente moto guard rail”, ma fatelo solttanto se non siete facilmente impressionabili. Troverete decine di articoli che raccontano di motociclisti deceduti o finiti su una sedia a rotelle dopo aver impattato contro un guard rail.

E prima che cominciate a pensare cose di questo genere: <<è colpa dell’eccessiva velocità>> oppure <<se la sono cercata: potevano andare più piano>> sappiate che per essere decapitati dai paletti di sostegno dei guard rail non è necessaria una velocità d’impatto elevata. Stiamo parlando di lame di metallo che possono provocare ferite semplicemente passano una mano su di esse a mo’ di carezza.

Inoltre rendetevi conto che le scivolate non dipendono sempre dall’imperizia dei motociclisti, infatti a volte essi sono vittime di automobilisti che li investono facendoli cadere dal mezzo. Una volta finiti sull’asfalto non hanno più alcun controllo sul proprio corpo e se davanti a loro compare un ostacolo non c’è niente che possano fare per evitarlo.

Può accadere che la presenza del guard rail aggravi le conseguenze degli incidenti. Molti esperti di sicurezza stradale sostengono che rimuovere i guard rail mal posizionati e obsoleti contribuirebbe a ridurre le conseguenze di una eventuale uscita di strada. Io sono perfettamente d’accordo.

Quindi la soluzione del problema potrebbe cominciare proprio da qui: rimuovendo le barriere palesemente insidiose.

La seconda parte della soluzione riguarda invece i guard rail di nuova installazione e l’adattamento di quelli già esistenti.

Ecco come dovrebbero essere:

Come vedete non è nulla di fantascientifico. Si tratta semplicemente di coprire i paletti di sostegno dei guard rail con un materiale elastico che possa contenere il corpo umano in caso di impatto durante una scivolata sull’asfalto.

La prima foto mostra come adattare i guard rail di vecchia concezione senza sostituirli, mentre la seconda raffigura una barriera moderna concepita espressamente per contenere qualsiasi tipo di impatto. Essa impedisce ai veicoli (moto comprese) di finire fuori strada e al tempo stesso funge da ammortizzatore nei confronti del corpo umano. Una soluzione del genere potrebbe diminuire enormemente le conseguenze di una caduta riducendole a qualche livido.


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