In una lettera inoltrata al commissario europeo, firmata e sottoscritta a dodici paesi ma non da Francia e Germania, si sottolinea il fatto che occorre a livello europeo, studiare un percorso comune.
Il problema europeo, sembra essere in parte una sorta di problema italiano moltiplicato per tutti i paesi che ne fanno parte, una sorta di individualismo, che condiziona soluzoni comuni.
Le soluzioni comuni, sono logiche che vanno al di là di quelle dei singoli paesi che della Unione Europea fanno parte, ma dietro a tutto questo, c'è un problema molto pressante e urgente.
La necessità di creare un'area mentale comune di condivisione dei problemi, ma anche di ricerca di soluzioni condivise che vadano molto al di là di quelle che sono le singole vicende dei singoli stati.
L'Unione Europea, non può certamente essere, la sola e semplice volontà degli stati al suo interno più forti da un punti di vista economico e politico, perchè se si puntasse a questo, sarebbe uno sbaglio.
La soluzione di un problema per lo stato tedesco, certamente non può essere il parametro di misurazione dei problemi europei, ma di fatto cercare di fare questo, è molto complesso.
La fragilità dell'Unione Eropea, rappresenta di fatto la fragilità di ogni singolo stato presente al suo interno, e se non si farà in modo tale di trovare soluzioni sovranazionali, essa è destinata a fallire.
Attualmente questa unione di stati, sembra dare l'aria di dibattersi nelle difficoltà di alcuni suoi membri che hanno un maggior peso politico, ma una soluzione influenzata dai paesi più importanti, è un problema.
Attendiamo il delinearsi di una Unione Europea effettiva, perchè quella attualmente presente, non sembra rispecchiare a tutti gli effetti, interessi comuni, buona serata Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini
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