Il problema motore in India

Da Carlo69 @F1Raceit
Tecnica

Published on ottobre 25th, 2012 | by Carlo Di Berardino

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Il problema motore in India

Il circuito indiano e’ stato usato pochissimo nel corso degli ultimi mesi e sia questo fattore come la vicinanza ad un’area semidesertica, impone il problema di quale filtri usare per evitare problemi.

A questo risponde Ricardo Penteado, Team Support Leader per la Renault Sport F1.

Che tipo di lavoro e’ stato fatto tra il Gran Premio di Corea e la gara della prossima settimana?

“E’ stato fatto un lavoro di routine. La riunione con la Lotus post-gara oltre alle solite simulazioni sulla mappatura del motore per adattarlo al meglio al set up aereodinamico della monoposto per la gara in India. Abbiamo anche fatto diverse altre simulazioni per adattare il set up delle marce al nuovo scarico Coanda ora installato sulla Lotus”.

Quali sono stati i cambiamenti effettuati a seguito dell’introduzione del nuovo scarico?

“Non ci sono stati degli specifici cambiamenti, in termini di procedure meccaniche. Piu’ che altro abbiamo prestato particolare attenzione alle parti attorno al nuovo scarico e questo e’ stato reso molto facile dal lavoro fatto dalla Lotus. In termini di motore abbiamo rimappato l’unita’ per avere nuovi dati sulla coppia oltre ad aver chiesto a Kimi di fare una serie di simulazioni con diversi regimi motore, sia a 8000 che a 18000 giri. Questo ci serve per raccogliere i dati sulla coppia e sull’iniezione che ci servira’ sia in qualifica che in gara. Penso che dovremmo fare qualche altro test in India per verificare che i dati raccolti siano corretti.”

Guardando al circuito in India, la pista ha un mix molto interessante di curve con un lungo rettilineo nella parte centrale del circuito. Come questo fattore influenza la mappatura del motore e la sua preparazione?

“La risposta del motore sulla coppia deve essere il piu’ possibile vicino a quello che il pilota fa sotto ogni condizione, indipendentemente dal numero di giri, la marcia selezionata, la posizione dell’acceleratore e la G-Force della pista. Questo ci assicura che il pilota non e’ colto di sorpresa da un iniezione di potere inaspettata che potrebbe causare una sbandata o una mancanza di prestazioni. Questo e’ alla base del lavoro che chiamiamo mappatura del motore. Comincia al banco durante l’inverno e continua durante le prove libere del weekend del Gran Premio. Una cosa importante di cui tenere conto e’ anche quella di quali possano essere le variazioni della G-Force in caso possano provocare una caduta della pressione dell’olio. Un buon esempio e’ quello che succede in cima alla Le Raidillon a Spa, dove l’olio puo’ spostarsi nel serbatoio e la pressione dell’olio puo’ scendere nel caso si corra con un livello dell’olio troppo basso. Il settore due qui in India presenta gli stessi problemi, dove la benzina puo’ andare da una parte all’altra del serbatoio quasi non toccando il fondo del serbatoio stesso.”

La polvere e’ anche un problema qui in India. Quali rimedi si prendono per combatterla?

“Lo scorso anno abbiamo usato gli stessi filtri che vengono usati alla Parigi-Dakar perche’ i nostri ingegneri volevano verificare quale fosse il livello di deposito di polvere. Alla fine, il venerdi, abbiamo visto che effettivamente la polvere non era piu’ del normale e per questo motivo non li abbiamo usati in gara o durante le qualifiche. Questo ci ha permesso di avere un migliore prestazione in quanto un migliore filtraggio dell’aria permette una minore efficienza volumetrica. Al momento non stiamo pensando di installarli per la gara in India ma li avremo ovviamente con noi nel caso si renda necessario”.

Tags: india 2012, lotus, renault f1


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