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Il procuratore aggiunto di Bergamo, Massimo Meroni, ha chiesto il rinvio a giudizio di Umberto Bossi accusato di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e vilipendio alle istituzioni

Creato il 10 aprile 2014 da Paolo Ferrario @PFerrario

Il procuratore aggiunto di Bergamo, Massimo Meroni, ha chiesto il rinvio a giudizio di Umberto Bossi accusato di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e vilipendio alle istituzioni.

Durante un comizio alla ‘Berghem Frecc’, festa leghista ad Alzano Lombardo, il 29 dicembre 2011, Bossi definì «coglion..zzi» i membri del governo e fece il gesto delle corna quando annunciò che voleva «mandare un saluto» al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Napolitano, Napolitano, nomen omen, non sapevo fosse un terun…», aggiunse poco dopo.

Frasi che avevano spinto alcuni cittadini a presentare un esposto alla Procura di Bergamo

da Offese a Napolitano, il pm: Bossi va processato – Italia – l’Unità – notizie online lavoro, recensioni, cinema, musica

A:Parlamento, Ministro della Giustizia, Procura della Repubblica di Bergamo

Promozione di un esposto alle Procure della Repubblica
per sapere se i grossolani e disgustosi insulti di Umberto Bossi della Lega Nord rivolto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano configurino il reato di offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato.
In diritto penale si parla di vilipendio (dal latino vilipendere, composto da vilis, vile, e pendere, stimare: considerare vile) in riferimento ad alcuni reati che consistono in manifestazioni di disprezzo verbale rivolte a determinati soggetti (particolarmente le istituzioni dello Stato)
Fra i tipi di reato individuabili nel codice penale italiano ci sono: Vilipendio del presidente della Repubblica (art. 278): Chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica e’ punito con la reclusione da uno a cinque anni; Vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate (art. 290); Vilipendio alla nazione italiana (art. 291); Vilipendio alla bandiera italiana (art. 292)

Documentazione sui fatti:

ALBINO (Bergamo), festa “Berghem Frecc” 30 dicembre 2011 – Insulti, fischi e grevi ironie contro il premier Mario Monti ma soprattutto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, colpevole di aver fatto nascere il governo dei professori e di aver spinto sulle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.

Umberto Bossi, che ha chiesto ai militanti che gremivano il palazzetto di Albino di “mandare un saluto al presidente della Repubblica” (con il segno del dito): è partita una lunga serie di fischi, proseguita con un gruppo di leghisti che dal fondo ha scandito all’indirizzo del presidente del Consiglio lo slogan ‘Monti vaffa…’: “Magari gli piace”, ha osservato ridendo l’ex ministro delle Riforme Roberto Calderoli.

“Il presidente della Repubblica – ha detto Umberto Bossi – è venuto a riempirci di tricolori, sapendo che non piacciono alla gente del nord”.

Quanto al governo di Mario Monti, il Senatur ha tenuto a sottolineare che “è stato voluto e messo lì dal presidente della Repubblica, non ce ne dimenticheremo” (si tratta di una minaccia ritorsiva? dell’invito a compiere atti violenti nei confronti di Giorgio Napolitano?).

Da chi gli stava vicino sul palco è arrivata anche una voce che indicava le origini napoletane di Napolitano: “Non sapevo che l’era un terun”, ha commentato il cap del Carroccio Umberto Bossi, mentre il vicino Roberto Maroni (ex Ministro dell’Interno) sorrideva compiaciuto.

In questo video sono documentate le offese rivolte al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: http://youtu.be/qsF7dlTJ2sk
I firmatari

vai a: http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=P2012N19477

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