IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI LIMONE di CLARA SANCHEZ

Creato il 16 maggio 2012 da Sgruntreviews

Cari Lettori miei,
dopo la “pazza” parentesi del post tag, che mi ha sfinito più di qualsiasi altro post per la mole di foto fatte, si ritorna al vecchio modello di post!!! Ma ahimè per voi, molto più chiacchierone!!!
Oggi ho deciso di presentarvi un libro discreto – sempre secondo il mio modestissimo parere!-. Un libro che non sai se inserirlo tra i “deludenti”, gli “insipidi” o tra i “nulla di che”. Spulciando in internet ho trovato moltissimi giudizi, e nel 60% dei casi coincidono col mio...
Siamo in Spagna, in Costa Blanca... Aaaaaaaaaaaaaaaaaah, il profumo di limon... Ehm, no. Aspetta! Dove sono ‘sti limoni??? Mmmmh, ho come il sospetto che il titolo sia puramente scollegato dal racconto... Vabbè, andiamo avanti! Come non detto ragazzi, niente limoni!I protagonisti, le voci narranti, i punti di vista sono due: Sandra, donna incinta di un uomo di cui nutre seri dubbi, e Julian, un uomo in cerca di una vendetta un po’ troppo scontata.
I destini dei due personaggi si incontrano quasi subito, perché Sandra è ospite nella casa di una coppia di anziani oggetto della vendetta di Julian. Quest’ultimo, è vedovo, padre di una bambina ormai cresciuta e preoccupata per lui. Va in Costa Blanca per vendicarsi (un po’ banalmente!) degli orrori e soprusi sofferti presso il campo di concentramento di Mauthausen. Infatti lì risiede ancora una coppia di nazisti, oramai anziani come lui. La vendetta di Juliàn non è solamente personale: si è prefisso l’obiettivo di stanarli anche in onore di un suo vecchio amico, Salva, ormai defunto. Julian fa amicizia con Sandra, e vedendola molto affezionata ai due terribili signori e alla loro ancor più orribile Confraternita, la avvisa che i due simpatici e affettuosi vecchietti non sono le persone che lei crede che siano.
La ragazza, nonostante il suo stato di donna incinta, lo aiuta nelle sue ricerche, correndo anche innumerevoli pericoli, e scopre come Karin, e con lei tutte le donne e gli uomini della Confraternita, cerchino l’elisir di giovinezza. In realtà, ben presto Juliàn scoprirà che questo non è altro che un potente complesso vitaminico!!! Quindi per nulla ritarderà la loro morte! Questa è la sua piccola vendetta personale! Contento dell’inganno ai danni della Confraternita, passa il suo tempo in compagnia di un giovane ragazza diventata sua amica, inserviente di un ospizio. Sandra, invece, se ne torna dalla sua famiglia e ai suoi problemi personali, non senza lasciare in Costa Blanca tre parti del suo cuore: la prima, piena di odio e risentimento verso Fredrik e Karin, quei due orribili vecchietti che tanto le hanno rovinato la vita e l’hanno illusa; la seconda per Juliàn, il suo caro amico che con tutta probabilità l'ha salvata; e la terza per Alberto, un giovane appartenente alla Confraternita del quale la ragazza si era innamorata prima di ripartire, per poi restarne profondamente delusa.
Si scoprirà successivamente che Alberto era solo un... Vabbè, almeno questo non ve lo racconto!Che dire? Anche qui la narrazione va avanti in modo mooooolto scorrevole, limpida... Ma a volte è molto noiosa!
L’ambientazione non ricorda per nulla le atmosfere spagnole! Il profumo delle foglie di limone, DIMENTICATELE! Se vi avessi detto che si svolgeva a Positano, a Buenos Aires, a Oslo o in Groenlandia, non avrebbe fatto alcuna differenza! E questo è negativo per un romanzo!
Da un romanzo che è diventato in un attimo un best seller, è un attimo deludente...Andiamo avanti e facciamo la scheda:Titolo originale - Lo que esconde tu nombre  (MA COME E’ STATO TRADOTTO IN ITALIANO??? NON C’ENTRA NULLAAAA! O.O )Autore - Clara Sanchez Ed.originale - 2009 Ed. italiana - 2011 Genere - romanzo Lingua originale – spagnoloISBN 978-8811686620VALUTAZIONE: ●●●/5 Mediocre, come avevo già detto prima...
Naturalmente, se volete farmi ricredere su questo romanzo, commentate questo articolo, oppure scrivete alla nostra mail sgrunt.review@gmail.com, mettendo come oggetto il titolo del libro!
La frase che ho sottolineato a matita, e che quindi mi è rimasta nel cuore è:
“Il male non sa cosa sia il male finché qualcuno non gli strappa la maschera del bene”
Mooooooooolto banale...
Un caro saluto,la Libraia

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