Io, oggi, vorrei dirvi che gli odori hanno ricordi segreti. È strano forse, non so, ma se è così e a voi non capita, allora è tempo mi faccia visitare.
Voglio dire, lo so che le cose hanno profumi specifici e se li annusi li conosci e dici ” Ma già, questa è una fragola e profuma di fragola” stupendoti anche di aver pensato per un attimo fosse una mora; ma alle volte ce ne sono di nascosti che nemmeno se assumi Suskind riesci a decifrare!
Io, per me, ho fatto questo esperimento ed era facile perché mica ho studiato di farlo: è capitato e bon. Mi sono trovata davanti ad una pianta di fichi ed era Estate, lo so, vien proprio voglia di fresco e così mi sono raccolta il fico e con l’acquolina in bocca gli ho tolto la buccia e ne sentivo già il sapore, ve lo dico che sia chiaro.
Quel sapore di fico, no? Viene in mente a tutti, il dolce, mieloso, zuccheroso fico.
Beh, fatto sta che, una volta addentato m’è venuto alla bocca un sapore d’altre cose che non so. Il fico, quando poi dopo l’ebbi visto, era secco e raggrinzito, non marcio che lì avrei sputato, non sono mica così sciocca.
Aveva un sapore che so ma non so, un odore che so bene ma non so.
Ed ora ancora sono qui, che sento quell’odore non di fico ma di qualcosa d’altro, che ha acceso ricordi, case, amici, altre estati, amori, baci. Un odore che ho così chiaro che l’ho dimenticato ma che mi insegue truffaldino senza che nessuno dei due si giunga una meta.
È così.
Questa è la storia della mia bocca, di un fico secco e qualche ricordo sdentato: io ve lo dico sempre che qui c’è qualcosa di strano. Forse, a voi che siete adulti, mica succede che avete la mappa di tutti i profumi stampata a mente, fortunati voi
A me?
A me resta un fico secco.
Chiara