Ieri è iniziato il secondo semestre per gli studenti turchi, dopo due settimane e qualche giorno di vacanza; con una sorpresa per quelli di 57 scuole: tablet e lavagna elettronica connessa alla Rete, la dotazione offerta dal governo nell’ambito del progetto Fatih (Fırsatları Artırma ve Teknolojiyi İyileştirme Hareketi) che ha l’ambizione di rivoluzionare il sistema di apprendimento. Lo ha lanciato il premier Erdoğan, direttamente in una delle scuole selezionate per la sperimentazione: avventurandosi in un parallelo abbastanza fuori luogo tra la conquista di Costantinopoli nel 1453 da parte di Mehmed II Fatih (“Il Conquistatore”) e l’omonimo progetto di e-learning, entrambi capaci di superare un periodo di tenebre (quello di Costantinopoli bizantina, quello dell’insegnamento tradizionale). E riguardo il progetto in sé, se da una parte lo sforzo di “modernizzazione” è apprezzabile dall’altra un cambiamento così drastico e repentino – la scomparsa totale dei libri – mi sembra particolarmente azzardato e potenzialmente disastroso.