Ecco un esempio di come la tecnologia può essere di aiuto nella Pubblica Amministrazione. Il progetto LibreUmbria nasce con lo scopo di ammodernare e rendere più veloci e fruibili le informazioni. Un progetto che vede l’interesse in questa fase iniziale di Regione, Province e Asl. Ma vediamo meglio insieme il progetto
Il progetto, che nei prossimi mesi entrerà nella sua fase più operativa con la migrazione a LibreOffice di un primo e già individuato gruppo di utenti, vuole accompagnare il cambiamento delle abitudini dei dipendenti interessati. E’ stato definito un percorso progressivo, programmato ed assistito volto a riusare le buone pratiche maturate in altri contesti analoghi nazionali ed internazionali in modo da far tesoro delle esperienze da localizzare negli Enti locali umbri. A questo scopo si è pensato alla realizzazione di un ebook contenente la documentazione di progetto, la pianificazione delle attività, l’analisi delle criticità che si andranno a rilevare e le modalità di risoluzione delle stesse.
La scelta del software di tipo open source è dettata principalmente dalla volontà di portare negli uffici strumenti evoluti, costantemente aggiornati da una comunità di sviluppatori ed aziende che sostengono questo progetto coinvolgendo gli utenti nella individuazione di errori ed eventuali migliorie da apportare. Con l’adozione di LibreOffice si intende razionalizzare gli investimenti e contestualmente incentivare l’economia locale, reinvestendo in formazione e personalizzazioni del software le risorse risparmiate per l’acquisto di licenze d’uso. La scelta del software libero vuole essere per l’Umbria una scelta di sistema supportata dalla legge regionale in vigore già dal 2006, che sancisce la volontà di utilizzare programmi di tipo open source nelle Amministrazioni regionali . L’adozione del software libero vuole rappresentare anche l’occasione per una revisione della modulistica prodotta dagli Uffici, con un evidente vantaggio in termini di semplificazione e trasparenza per il cittadino.
Il progetto è partito con una prima fase di analisi svolta nell’ambito degli Enti interessati alla migrazione, sia dei documenti che dei fogli di calcolo utilizzati che delle procedure applicative che si interfacciano con strumenti di Office automation. Questo ha consentito di avere un quadro chiaro delle criticità e dei punti di forza del progetto, oltre che per pianificare in tempo utile l’eventuale adeguamento di alcuni software applicativi. Contestualmente alla fase di analisi è prevista una adeguata campagna di comunicazione, da svolgere sia internamente agli Enti coinvolti che a mezzo stampa, finalizzata a far comprendere le ragioni per le quali si intende adottare LibreOffice.
Dopo la prima fase di comunicazione interna agli Enti coinvolti, si passerà alla rilevazione dei fabbisogni formativi degli utenti interessati alla migrazione, al fine di organizzare corsi frontali tagliati sulle specifiche esigenze dei dipendenti oltre che sulla base delle competenze già in loro possesso. Punto di forza del progetto LibreUmbria sarà la costituzione di un gruppo di formatori interno agli Enti, adeguatamente preparati e certificati su LibreOffice, che potranno erogare i corsi oltre che fare da supporto per i colleghi nel post migrazione. Insieme ai formatori ci saranno un gruppo di utenti selezionati tra quelli “tecnologicamente avanzati” che, adeguatamente formati, costituiranno un importante primo punto di riferimento per i colleghi nell’utilizzo di LibreOffice. Agli utenti finali sarà consegnato un “kit di sopravvivenza” contenente riferimenti, materiale, numeri telefonici, mail e tutto il necessario per “non perdere la bussola” nel caso in cui ci si trovi in difficoltà nello svolgimento del lavoro d’ufficio. L’attività di help desk sarà organizzata quindi con personale interno all’Ente adeguatamente formato e certificato. A conclusione del progetto si provvederà a pubblicare un ebook di buone pratiche finalizzato a supportare altre PA umbre (e non solo) a seguire l’esempio nella migrazione a LibreOffice.