il Prosciutto di San Daniele dl Profumo al Gusto

Da Ghezzo Claudio @GhezzoClaudio

PROFUMO

Il profumo è intenso, il gusto è all’insegna della dolcezza e della delicatezza Al taglio, privato della cotica e della sugnatura esterna, si presenta di un colore rosso-rosato nelle parti magre, candide le striature di grasso.

COME GUSTARLO

La degustazione ideale sarà quella legata al breve tempo d’attesa che intercorre tra il taglio e la presa cauta con pollice-indice-medio, dita sulle quali la fetta dovrà risultare vellutata. È sconsigliato l’accostamento con formaggi per non coprire il sapore dolce del prosciutto. Invece, può essere interessante l’abbinamento con un ricciolo di burro artigianale, la cui componente lipidica esalta e prolunga al palato le note aromatiche del prosciutto. Da provare l’accostamento ‘dolce-dolce’ con un profumato pane di semola di grano duro, come quello di Matera cotto nel forno a legna. Notevole è l’abbinamento del San Daniele con i fichi, che si prestano all’abbraccio della fetta per dar vita a un dolce e succulento morso. Altra riuscita ‘liaison’ tra carne stagionata e frutta, è quella in cui il prosciutto San Daniele (stagionato almeno 16 mesi) si accosta a una barchetta dimelone cartucciaro di Paceco , melone invernale tardivo. Sul pane, o avvolta in grissini, oppure direttamente tra le labbra, una fetta di prosciutto di San Daniele, conosciuto anche con il nome di “chitarra”, sarà un arpeggio tanto rock quanto classico che potrà allietare ogni momento, dal brunch alla cena, passando per la merenda.

ABBINAMENTI ENOLOGICI

D’obbligo, l’abbinamento con un vino Friulano, preferibilmente bianco secco, non eccessivamente aromatico per non offuscare gli aromi che si sprigionano dalla fetta.

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