Il Psg come la Juventus: la moda degli sfottò (ufficiali) su Twitter

Prendere in giro e attaccare l’avversario, appartiene al mondo del calcio, specie se la rivalità viene acuita da motivi storici o un quarto di finale di Champions League.
Come per il Paris Saint Germain degli sceicchi, padroni del risultato dell’andata per 3-1 (qui: La top 10 dei calciatori più fallosi d’Europa) ma che non avevano ancora fatto i conti con il potere di Mourinho di ribaltare gare e destini. Anzi sì, ma in maniera diversa dal solito. Su Twitter, sull’account ufficiale del club parigino, negli ultimi giorni sono circolati sfottò indirizzati al Chelsea, che però ha preferito fare orecchie da mercante (chi ride ora?).

Il Psg come la Juventus: la moda degli sfottò “ufficiali” su Twitter

In sostanza, subito dopo il primo round dell’andata, il Psg ha cercato di innervosire i Blues consigliando loro di trovare i ricordi migliori della città, non al Parco dei Principi (stadio del club) ma a Montmartre, angolo caratteristico della metropoli. “Dear Chelsea fans, for better parisian souvenirs, better try Montmartre”. Sono passati giorni, ma la strategia del profilo non è cambiata; anzi, rilancia. “Ehi, tifosi del Chelsea, siete in grado di farlo?”.

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Provate a scattare voi una foto con la maglia del club a una star del calibro di Russel Crowe; l’altra divertente frecciatina. Infine, al termine della gara costata l’eliminazione, i “complimenti agli inglesi che non hanno voluto abbandonare l’Europa”. Inizialmente, silenzio assoluto da Londra. Poi, finalmente, il riscatto: “Che contest! Buona fortuna per il resto della stagione”. Sempre con ironia, ma senza eccessi.

Il Psg come la Juventus: “Buona la Fiorentina a pranzo…”

Caso che ricorda neanche troppo vagamente la presa in giro della Juventus, il 9 marzo scorso: “Buona la Fiorentina a pranzo, ci rivediamo fra quattro giorni per cena”, il tweet dopo l’1-0 dello Juventus Stadium, prima della gara di Europa League. Tendenze e mode legate ai nuovi social che non mi dispiacciono affatto. C’è il rispetto e l’ironia contenuta che non eccede nel becerume o volgarità. Una partita nella partita che può servire a caricare ulteriormente la sfida. Bisogna saperlo fare. E poi sai che soddisfazione (in più) per Mourinho esultare con 50 metri di corsa?