Il PSG verso 540 milioni di Euro di fatturato. Si, ma come?

A inizio novembre il quotidiano francese "Le Parisien" ha pubblicato un'esclusiva inerente il Paris Saint-Germain, rendendo noti alcuni dettagli di un piano industriale del Club che prevedeva il raggiungimento, nella stagione 2016/2017, di un fatturato di 540 milioni di Euro, valore che posizionerebbe il PSG fra le prime squadre a livello europeo.

La notizia è stata rilanciata in rete e sono emersi ulteriori dettagli relativi a questo piano industriale, sia realtivamente alle modalità di raggiungimento di questo obiettivo, sia per quanto riguarda i costi sottostanti. Noi siamo sempre curiosi ed abbiamo quindi cercato di analizzare le informazioni che sono state fornite, sia per renderle più leggibili a tutti i comuni mortali, sia per capirne la portata.

Ecco la riclassifica delle informazioni rese disponibili da Le Parisien. I dati fino al 30/06/2012 sono ufficiali, in quanto tratti dalla relazione annuale della Direction Nationale du Contrôle de Gestion (ente della Federazione Francese che è incaricato delle verifiche sui bilanci delle squadre professionistiche), mentre le proiezioni fino alla stagione 2016/2017 sono basate sulle informazioni rese disponibili dal quotidiano francese, integrate (specialmente sul versante dei costi) da nostri ragionamenti. 

Due gli elementi che spiccano immediatamente:

• una parte determinante della crescita dei ricavi è data dall'ormai famoso contratto di "sponsorizzazione" con la Qatar Tourist Authority, che fra poco andrà al vaglio dell'UEFA per le verifiche inerenti il Fair Play Finanziario. Il valore in gioco è di circa 200 milioni di Euro all'anno, pari a circa il 50% dei ricavi complessivi del PSG;

• facendo le somme delle singole voci elencate dal quotidiano, mancano comunque all'appello circa 40/50 milioni di ricavi cui non siamo riusciti a dare un'origine specifica. 

Questi i numeri del piano industriale, più nel dettaglio:

Ricavi

I valori sono tutti in crescita e complessivamente portano a quintuplicare il fatturato rispetto a quello della stagione 2010/11. 

• i ricavi da stadio passeranno da 25 a 78 milioni di Euro, sia per una prevista maggior affluenza di pubblico, sia per un progressivo incremento dei VIP seat (da 2.000 a 4.500) che sono quelli a maggiore reddittività;
• i ricavi TV e media raddoppieranno già nella stagione in corso per effetto della partecipazione alla Champions League, che nel piano industriale del PSG viene data per acquisita tutti gli anni;
• i ricavi commerciali (al netto del contratto QTA) sono anch'essi previsti in forte crescita, da 44,6 a 105 milioni di Euro, per effetto delle nuove sponsorizzazioni delle maglie (Emirates e Nike) e dell'atteso progressivo incremento del merchandising.

Costi

Come spesso accade, se l'articolo del quotidiano francese è stato prodigo di notizie sui ricavi, non altrettanto si può dire del versante dei costi. Tuttavia, grazie ai dati resi disponibili dalla Federazione Francese e con qualche ragionamento potremmo essere riusciti a costruire una simulazione attendibile:   

• le spese generali passano da 56 milioni a 100 milioni di Euro all'anno, con una crescita meno che proporzionale rispetto al fatturato poiché buona parte della tendenza di quest'ultimo è legata al contratto QTA (che, quindi, non dovrebbe trascinarsi dietro particolari costi);
• il costi del personale hanno una brusco incremento nella stagione 2013/14 (quella in corso) sia per tenere conto dell'effetto salariale generato dalla campagna acquisti estiva, sia scontando una crescita secca di 20 milioni di Euro derivante dall'introduzione della cosidetta "tassa Hollande" (che prevede un incremento impositivo per gli stipendi superiori al milione di Euro).
• gli altri costi includono al loro interno gli ammortamenti del parco calciatori, stimati essere pari a circa 94 milioni di Euro in questa stagione (rispetto ai 41 di quella passata) e poi mantenuti costanti a 100 milioni durante il periodo di piano. Meno importante l'impatto dei costi non operativi, ipotizzati intorno ai 20 milioni di Euro.

Alla fine l'EBIDTA, che misura nel nostro schema il risultato "gestionale" della società prima del Player's Trading, è sempre positivo a partire dal 2011/12 (dato già certo) ma per un valore costantemente inferiore a quello della somma fra sponsorizzazione QTA e ricavi non specificati.

Detto in altri termini: in assenza di quelle due voci di ricavo, che insieme arrivano a circa 250 milioni di Euro (!), il PSG non si reggerebbe in piedi autonomamente, neanche adesso che sta partecipando alla Champions League e che ha quindi in un certo senso esaurito la fase di investimento per raggiungere il top delle leghe europee.

Come stiamo ormai dicendo da circa 18 mesi (da quando cioè si è avuta per la prima volta la notizia di una possibile sponsorizzazione-monstre da parte di soggetti indirettamente collegati ai proprietari del PSG), è chiaro che l'emiro del Qatar intenda trasformare il PSG in un primario attore sullo scenario calcistico mondiale; è altrettanto chiaro che per raggiungere il proprio obiettivo non è disponibile a farsi imbrigliare dalle nuove normative (il Fair Play Finanziario), facendo prevalere un ragionamento diverso: perché fino a qualche anno fa era possibile il "mecenatismo" ed io adesso non posso?

Banalmente … perché nel frattempo sono cambiate le norme!