Il punto della situazione

Da Francesca_82

Buon anno!
Ero sul punto di iniziare la lista dei buoni propositi, ma ho trovato una frase che riassume perfettamente la situazione :

i buoni propositi per il 2014 sono quelli che avevo promesso di compiere nel 2013, pianificati nel 2012  a cui avevo fatto un pensiero nel 2011.

niente male no?
Devo dire che mi sento abbastanza soddisfatta.
Innanzitutto Marc: non so che cosa sia successo ( voi dite che è cresciuto?!) ma si sta rivelando un bambino molto simpatico, allegro e con un insospettabile senso dell'ordine, collaborativo e solidale. Tra l'altro questo lato del suo carattere sta emergendo in modo del tutto naturale (e sbircio la carta astrale di 20 pagine che scrisse l'ostetrica-strega alla nascita e corrisponde!), non ricordo di aver mai alzato la voce o obbligato a mettere in ordine o ancora meno passare la scopetta o piegarsi le mutande. Vero, mi vede spazzare in casa, ma ha un modo di fare i mestieri che credo gli piaccia proprio! E chi sono io per frenare questa sua inclinazione...
Poi dicevo, è solidale e generoso e FATEMELO DIRE: alla facciazza di chi voleva obbligarlo a condividere, lasciar giocare, usare le sue cose per salvare la faccia ma senza rispettarlo. Ho dovuto ingoiare abbastanza rospi quando difendevo il suo diritto a non condividere e cedere sempre la paletta, il cavallino, la macchinina, ma adesso tutto torna. Ecco, se prendete senza chiedere si incazza giustamente, ma a lui basta vedere un bimbo a mani vuote che parte per compensare il vuoto materiale.  
Per me questi sono valori importanti che prima si imparano meglio è, sì anche quello di aiutare nelle faccende di casa, perché in my opinion, questa responsabilità poi si riflette al di fuori delle dinamiche famigliari nei confronti della società che spero vedere migliorare con le prossime generazioni.

Io mi vedo bene dove sto, in negozio. Non so se si era capito, ma io faccio attività politica attraverso il lavoro. Io e i miei soci siamo attivisti politici oltre che agricoltori e questo si riflette naturalmente anche nel quotidiano contatto ai clienti. Posso dire di essere orgogliosa di aver ricevuto sottili minacce da parte dei supermercati del quartiere solo perché a volte faccio spietata pubblicità comparativa sui prodotti, prezzi e costi sociali e ambientali relativi.
Tipo che il loro  pomodoro è frutto dello sfruttamento degli immigrati, mentre il nostro è di un piccolo agricoltore locale della zona. E ha fatto al massimo 10 km per arrivare, non 600 se va bene.
Però che sarà mai quando i clienti aprono gli occhi e ti dicono che preferiscono partecipare attivamente in questo processo di cambiamento sociale piuttosto che essere meri spettatori di una indignante relazione di potere, quando poi a livello di portafoglio la differenza è di qualche centesimo.
Sempre in negozio, siccome ci teniamo a sviluppare un'agenda culturale completa, sto organizzando sia incontri con i nostri fornitori (vino, marmellate, pane...) che incontri sulla genitorialità consapevole. Sono  sempre  stata circondata  infatti un corollario di persone esperte in molti campi che hanno a che fare con la genitorialità e mi sono decisa a contattarli una ad una per parlare di parto, educazione ( già in novembre avevamo fatto la presentazione della escoleta), portare i piccoli, allattamento ma anche creatività, riciclo, cantastorie, alimentazione.... ho a disposizione due doule, la mia ostetrica-strega, una psicologa del metodo Gestalt e membro di un'associazione per l'allattamento materno,  un ginecologo omeopata, diversi esperti in nutrizione vegana, la mia collega di batukada che è animatrice.... e soprattutto un pubblico di giovani madri che mi vengono a chiedere che fare per la tosse o per lo svezzamento o per yoga in gravidanza.
Le sistemo tutte! Avremo una risposta per ogni dubbio!

Infine pensando anche alle frivolezze (ma che novità!), credo di aver bisogno di  un paio di bretelle. O rosse o gialle, di sicuro non nere. Non mi compro mai niente, riciclo l'impossibile, con mia suocera sarta che mi rifà il guardaroba ogni 4 mesi, ma se devo dire qualcosa sulla mia moda personale per la stagione primavera -estate 2014, e la mia è un'autorevole opinione tra chi ama andare ai mercatini del baratto - ecco non possono mancare le bretelle per dare il tocco finale ad uno stile dandy chic.

Quest'anno vorrei fare qualcosa per cui essere ricordata e se non sarà per la militanza nei vari movimenti anarchici in cui sto, se non sarà per il biondino, bé  che sia per le bretelle gialle o rosse.


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