Due uomini nudi e una capanna in uno degli indie più caldi di questa fine 2013
Dopo l'arrivo in fase alpha, Rust è infine comparso su Steam forte delle novità introdotte in questi mesi. Le ricapitoliamo in questo articolo ricordando, però, che la versione finale del titolo potrebbe risultare molto diversa da quella attuale. Gli sviluppatori sono ancora indecisi in merito a diversi elementi e questi, come leggiamo chiaramente sul sito ufficiale di Rust, potrebbero essere stravolti da un momento all'altro. L'accetta simbolo della prima versione del gioco, per esempio, non è più presente nell'equipaggiamento di base ed è stata sostituita da un grosso sasso decisamente meno efficace. E potrebbero esserci cambiamenti radicali anche per le armi da fuoco che, nonostante svariati tentativi di bilanciamento, restano un elemento controverso a causa della troppa facilità con cui possono essere costruite. Meno evanescenti, invece, sono le novità tecniche che pur non essendo rivoluzionarie sono costanti e hanno reso l'esperienza migliore. E non stiamo certo parlando dei genitali dei nuovi modelli anche se quest'aggiunta, saggiamente accompagnata da un'opzione per la censura automaticamente attivata, indica una volontà di non sottostare ai compromessi e questo è apprezzabile quando l'oggetto è un titolo in cui la violenza è funzionale al gameplay.
Survival sandbox in divenire
Rust, di cui abbiamo già parlato in occasione di un precedente provato, potenzia il concept di DayZ sfruttando la sempre più inflazionata formula sandbox e avvolge il tutto in una confezione che ha i colori e le atmosfere di S.T.A.L.K.E.R. Il risultato è un survival multiplayer che promette intere città costruite pezzo per pezzo da fazioni decise a sopravvivere intessendo rapporti con le altre comunità e cercando di eliminare quelle ostili. Una possibilità, quest'ultima, permessa dalle strutture distruttibili, altro elemento peculiare di un titolo che permette ai giocatori di sfondare mura e porte per ottenere l'accesso alle strutture nemiche e, di conseguenza, ai tesori che i proprietari vi hanno accumulato all'interno.
Questo significa che nel titolo di Garry Newman è virtualmente impossibile essere al sicuro e le cose si fanno ancora peggiori quando cala il buio. La notte di Rust è buia e piena di rumori con luci molto visibili dalla distanza che possono indicare un pericolo, un alleato o distrarci da una minaccia vicina che ci attende silenziosa nell'oscurità. Un'impostazione estrema che rende il titolo di Garry Newman, lo stesso Garry di Garry's Mod, un'esperienza molto intensa, lontana dall'essere rifinita ma che compie passi in avanti ad ogni update. I bug della versione iniziale, accompagnati da reset continui e problemi di bilanciamento, rendevano il tutto difficile da godere ma di versione in versione le migliorie si sono fatte sentire portandoci a una release che pur essendo ancora molto acerba è finalmente giocabile. Ora le strutture decadono dopo cinque giorni di inutilizzo alleggerendo automaticamente i server, il crafting è più ricco e il titolo è decisamente più stabile benché le richieste hardware siano ancora molto elevate in relazione alla resa estetica. Ma partiamo dalle limature tecniche che influenzano direttamente il gameplay. Il sonoro indica con maggior precisione la distanza dei rumori, le collisioni sono migliorate e molti oggetti hanno finalmente un modello ben riconoscibile a permetterci di identificarle. Tra i fix fondamentali troviamo l'eliminazione delle compenetrazioni, che consentivano a qualche furbetto di uccidere giocatori teoricamente protetti da un muro, e tutta una serie di funzionalità mancanti o mal funzionanti come il danno delle esplosioni, quello dei muri spinati, le torce impossibili da spegnere e via dicendo.
Inoltre sono stati aggiunti elementi al gameplay come il fucile bolt action, il segnale aereo che chiama un rifornimento e un cancello per installazioni di grosse dimensioni. Niente di trascendentale e il vero potenziale del titolo è ancora latente a causa della mancanza di un'infrastruttura generale capace di sostenere il gioco organizzato, ma la fruibilità è un elemento fondamentale e la versione 8 ha portato evidenti migliorie che includono la diminuzione dei crash e una generale ottimizzazione dei caricamenti e dell'uso della memoria. Inoltre, nella versione attuale di Rust non è più possibile ammassare strutture a casaccio, costruire fondamenta sopra ad altre fondamenta e il silenziatore, fondamentale in un titolo dove la discrezione è tutto, funziona come dovrebbe. I nuovi modelli non hanno rivoluzionato l'estetica, ancora fatta di alti e bassi piuttosto evidenti, e serve ancora parecchio lavoro per arrivare a un risultato soddisfacente. Le nuove texture e la vegetazione più folta, che include alberi differenziati e un'erba folta e convincente, hanno incrementato nettamente la resa estetica del titolo che ha accolto anche animazioni migliori, una fauna credibile e da massicci rocciosi. Il risultato, come abbiamo anticipato, non è ancora definitivo - e si vede - ma Rust comincia a prendere una forma riconoscibile e se i sandbox survival multigiocatore sono il vostro genere, un'occhiata a questo titolo è d'obbligo.