L'amichevole di Kiev porta un piacevole successo, il gracchiare delle radioline due buone notizie: è pareggio in Estonia-Serbia, così come tra Irlanda del Nord e Slovenia. Insomma, l'Ucraina ci ha portato bene, speriamo sia così anche tra un anno.
COSA VA - Un'Italia diversa, in cui quattro assaggiano per la prima volta l'azzurro (Matri, Gastaldello, Astori e Parolo) soffre in avvio, ma merita la vittoria. In contropiede, quando gli ucraini ci concedono praterie, arriva il raddoppio di Matri - ben assistito da un delizioso Giovinco - ed un'occasionissima per Rossi che nel primo tempo prima sciupa, poi emula l'omonimo ed assai più celebre Paolo detto «Pablito» firmando l'1-0 con una zampata mancina.
COSA NON VA - Manca l'amalgama, è inutile negarlo, e come imparò Massimino (venticinque anni di presidenza del Catania, a lui è intitolato lo stadio etneo) non la si può certo comprare al mercato del calcio. Però, con il passare dei minuti, la si può trovare: l'avvio azzurro è balbettante, fortunatamente con il passare dei minuti le cose cambiano.
TOP&FLOP - Giovinco entra e dà spettacolo, mentre Astori paga la pochissima esperienza internazionale Matri bagna l'esordio con un gol, Rossi raggiunge quota 5 in azzurro, Gilardino resta a secco. Santon spinge, ma difende poco e quasi mai bene.
CONSIGLI PER IL MISTER - Un solo suggerimento a Prandelli, dar fiducia ad Astori. L'espulsione è figlia dell'inesperienza e dell'ingresso a freddo, non può chiudergli le porte della Nazionale.
IL FUTURO - Il 3 giugno si attende l'Estonia, nel frattempo Prandelli dovrà cercare di recuperare un Balotelli in caduta libera.
Antonio Giusto
Fonte: Goal.com