La stessa ditta ha lasciato in loco fino ad oggi tutte le attrezzature del cantiere in quanto ancora in dipendenza di contratto col Comune. Soltanto oggi hanno iniziato a smantellare. Tutto questo, naturalmente, ha un costo: sei mesi di ponteggi e gru fermi in un cantiere inattivo costano eccome. Chi paga? Inoltre l’opera, dicevamo, non è ultimata. Mancano parte degli infissi (il che fa pensare che avremo un nuovo condominio di lusso per i piccioni) e gli interni non sono stati toccati o quasi. Quando riprenderanno i lavori?
Il 19 novembre prossimo si firmeranno i contratti per il cantiere dell’area dello stabile di pertinenza dell’ERAP. Presumibilmente i lavori inizieranno a breve, forse dopo Natale. Ci si augura maggior fortuna, anche se sappiamo bene che non è di fortuna che si tratta.
Il recupero dello stabile dell’ospedale vecchio è fondamentale per il rilancio del vecchio borgo. Il complesso e talmente grande e rilevante da un punto di vista urbanistico che non si può pensare ad un recupero del centro storico prescindendo da esso. Ecco quindi che ci si aspetta la massima attenzione da parte di chi dovrà ristrutturarlo e poi riconvertirlo (aimè) in unità residenziali.
E’ fondamentale il modo in cui si ristrutturerà ma anche le modalità di assegnazione degli alloggi che vi si ricaveranno. Per la parte che rimarrà pubblica, poi, quella relativa all’area del chiostro, in via Garibaldi, ancora non sappiamo che tipo di destinazione il Comune intenda dare. Anche qui speriamo bene.
Luca Craia