Si è concluso il 4 giugno, il congresso “Scenario e prospettive delle Scienze Planetarie in Italia” organizzato dall’INAF – Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana. Il convegno ha rappresentato un appuntamento intermedio per la preparazione del XII Congresso di Scienze Planetarie che si terrà a Bormio dal 2 al 6 Febbraio 2015 e l’ampia partecipazione ha dimostrato come la comunità sentisse il bisogno di questa iniziativa in un momento di grande fermento scientifico per le scienze planetarie. Un momento in cui era necessario fare il punto della situazione in attesa dei prossimi dati della missione Rosetta. I numeri del congresso parlano chiaro: quasi 200 partecipanti, oltre 70 posters e 40 contributi orali raggruppati in 7 tematiche specifiche, per un congresso di un giorno e mezzo, in cui si sono affrontate le principali ricerche e programmi spaziali di esplorazione del Sistema Solare, e le relative prospettive di medio e lungo termine.
Il Congresso, organizzato presso la nuova sede di Tor Vergata dell’ASI si è aperto con un saluto istituzionale del neo nominato presidente Roberto Battiston, che in collegamento ha voluto sottolineare come questo evento dimostri un interesse spiccato e di lunga durata dell’Agenzia nella planetologia. Nel suo intervento, Battiston ha spiegato come i grandi successi in questo settore siano il risultato dell’integrazione delle due componenti fondamentali di ogni grande progetto spaziale, e cioè scienza e industria. A portare un contributo dai vertici INAF al convegno, Roberto Della Ceca, Coordinatore dell’Unità Organizzativa “Attività Spaziali” e Pietro Ubertini, Direttore dell’INAF-IAPS, Istituto organizzante.
Nella discussione finale, moderata da Enrico Flamini, ASI, e da Priscilla Cerroni, INAF-IAPS, sono stati proposti molti temi caldi della planetologia e in genere della ricerca italiana, dalle modalità di collaborazione tra ASI e INAF, fino al precariato e la sua problematica contrattualizzazione, argomento comune e molto sentito. Infine, ad aleggiare tra la presentazioni e i poster del convegno, da segnalare il ricordo di Angioletta Coradini, riconosciuta da tutti come l’ispiratrice di molti degli strumenti presentati e più in genere, madrina della planetologia italiana.
Fonte: Media INAF | Scritto da Livia Giacomini