Il punto sulla planetologia

Creato il 06 giugno 2014 da Media Inaf

Si è concluso il 4 giugno, il congresso “Scenario e prospettive delle Scienze Planetarie in Italia” organizzato dall’INAF – Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana. Il convegno ha rappresentato un appuntamento intermedio per la preparazione del XII Congresso di Scienze Planetarie che si terrà a Bormio dal 2 al 6 Febbraio 2015 e l’ampia partecipazione ha dimostrato come la comunità sentisse il bisogno di questa iniziativa in un momento di grande fermento scientifico per le scienze planetarie. Un momento in cui era necessario fare il punto della situazione in attesa dei prossimi dati della missione Rosetta. I numeri del congresso parlano chiaro: quasi 200 partecipanti, oltre 70 posters e 40 contributi orali raggruppati in 7 tematiche specifiche, per un congresso di un giorno e mezzo, in cui si sono affrontate le principali ricerche e programmi spaziali di esplorazione del Sistema Solare, e le relative prospettive di medio e lungo termine.

Il Congresso, organizzato presso la nuova sede di Tor Vergata dell’ASI si è aperto con un saluto istituzionale del neo nominato presidente Roberto Battiston, che in collegamento ha voluto sottolineare come questo evento dimostri un interesse spiccato e di lunga durata dell’Agenzia nella planetologia. Nel suo intervento, Battiston ha spiegato come i grandi successi in questo settore siano il risultato dell’integrazione delle due componenti fondamentali di ogni grande progetto spaziale, e cioè scienza e industria. A portare un contributo dai vertici INAF al convegno, Roberto Della Ceca, Coordinatore dell’Unità Organizzativa “Attività Spaziali” e Pietro Ubertini, Direttore dell’INAF-IAPS, Istituto organizzante.

L’incontro ha messo in luce la forte multidisciplinarietà scientifica della Planetologia, con la partecipazione diretta oltre a fisici, astronomi e planetologi, di geologi, geofisici, ingegneri, esperti di esopianeti e di monitoraggio di asteroidi. Tra gli argomenti trattati (di cui sarà possibile trovare nei prossimi giorni un resoconto, presentazioni e filmati in questa pagina) è stata data grande importanza ai progetti spaziali in corso e in preparazione e alla partecipazione italiana a questo settore scientifico. In particolare, gli interventi sono stati raggrupati in una decina di tematiche di interesse trasversale: lo studio della composizione e della geologia delle superfici planetarie, l’utilizzo dei radar nello studio della Terra e dei pianeti, l’importanza dell’attività di laboratorio per lo studio dei materiali extra-terrestri, le ultime scoperte sui corpi minori, comete ed asteroidi, l’esplorazione dei giganti gassosi e delle loro lune ghiacciate, l’analisi delle atmosfere planetarie in relazione alla ricerca di esopianeti, lo studio di meteoriti e polvere cometaria, la crescente richiesta di analisi e archiviazione di dati planetari, le attività di monitoraggio dei rischi d’impatto da asteroide e infine, la scommessa del futuro delle missioni planetarie, con il traguardo dell’esplorazione umana dei corpi a noi più vicini.

Nella discussione finale, moderata da Enrico Flamini, ASI, e da Priscilla Cerroni, INAF-IAPS, sono stati proposti molti temi caldi della planetologia e in genere della ricerca italiana, dalle modalità di collaborazione tra ASI e INAF, fino al precariato e la sua problematica contrattualizzazione, argomento comune e molto sentito. Infine, ad aleggiare tra la presentazioni e i poster del convegno, da segnalare il ricordo di Angioletta Coradini, riconosciuta da tutti come l’ispiratrice di molti degli strumenti presentati e più in genere, madrina della planetologia italiana.

Fonte: Media INAF | Scritto da Livia Giacomini