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[ aspettando l'ariete]
il punto vernale, noto anche come primo punto d’Ariete è uno dei due punti equinoziali in cui l’equatore celeste interseca l’eclittica, cioè il cammino apparente che il Sole traccia nel cielo durante l’anno. Un momento fondamentale, forse il momento più importante per la vita del pianeta, ossia, quando il Sole, nel suo apparente moto annuo, transita per tale punto, passa salendo dall’emisfero celeste australe a quello boreale e ha inizio la primavera astronomica. E’ l’ariete a esprimerlo con la sua forza eruttiva che matura l’estate e insieme la malattia che la estinguerà come fosse il frutto psichico che germina evolve sboccia, fruttifica e marcisce secondo un’accelerazione abnorme, questa energia nasce dall’inverno, da ciò che appare morto e riaccende il tutto senza un fine ultimo, senza che il compimento materiale blandisca la sedizione distruttiva che la creatività chiude nelle sue formule. Un’energia espulsiva da quanto nell’emisfero possa esclusivamente significare una scelta di pratica terrestre o celeste, il punto della verna è il desiderio che constata di non sapere il suo oggetto, come fosse semplicemente un passo sciolto o pensiero privo di nebbie che lo distanziano da terra.
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una quiete acquea
restituisce al sopore
l’intendimento
pronto al risveglio. Inspira.
Un barlume eretto dall’apnea.
Poi l’abisso saturo di faune,
la chimica segreta delle acque
che prepara i legni, le linfe libere
dai cristalli risolte dal coagulo
che gela che cela febbraio
nelle sue spire incolori
nel punto in cui l’ombra
è uguale alla luce. Spessore
rabbuiato dall’attesa
più paziente, lucore
accecato dall’abbaglio più atteso
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