Il quarto figlio

Da 6cuorieunacasetta
Al parco.
Una mamma ha avuto la terza figlia da poco. Mentre culla il suo minuscolo esserino, tutto di rosa vestito, mi domanda: "E' tanta la differenza tra l'averne tre o quattro?". Le sorrido, ma non faccio in tempo a risponderle: schizzo via, poiché il mio quarto figlio si sta lanciando nel mezzo di una partita a pallone tra giganteschi ottenni. Lo afferro al volo prima che un calciatore in erba, nella foga del gioco, non scambi la sua testina per la palla. Torno dalla signora, seduta su di una panchina all'ombra, intenta a sbaciucchiare il suo fagottino dormiente, tutto di rosa vestito. Sto per sedermi e risponderle che no, la differenza non è poi tanta, quando il mio adorato Cubetto, che ancora non cammina ma adora arrampicarsi come una scimmietta su per ogni pendenza, si dirige rapidissimo verso la scaletta dello scivolo. Mi precipito dietro di lui. Incurante di veloci piedi cinquenni che sfiorano le sue manine, si inerpica fino in cima, guadagna la sommità della giostra e, con impavido entusiasmo, si lancia giù, prorompendo in grida di giubilo.  Le bambine seienni lo guardano estasiate. Le mamme mi occhieggiano.
Cubetto ripete l'inebriante gioco più e più volte.
Che sole, oggi pomeriggio!
Cubetto ha sete. No, non vuole l'acqua del suo nuovo e pratico bicchierino a due manici. Vuole l'acqua della fontanella e, con piglio deciso, si dirige gattonando verso di essa. Vuole bere come suo fratello.
Cerco con lo sguardo la gentile signora di bebè rosa munita,  ma se ne è andata.
Che caldo, oggi pomeriggio!
Adesso Cubetto è attratto dall'altalena che va su e giù, su e giù... Deve essere tanto divertente! Lo prendo in braccio, prima che si avvicini troppo e ci mettiamo in coda, attendendo il nostro turno. Poi salgo con lui, è un'altalena per bambini grandi, e ci facciamo un giretto. Le mamme mi occhieggiano.
Su e giù, su e giù... Là in basso vedo le mie amiche che ciarlano tutte allegre. Chissà cosa si stanno raccontando... Ma guarda, stanno sorseggiando il caffè! Su e giù, su e giù...
E' proprio un pomeriggio afoso.
Si è fatto tardi, bisogna rientrare! Carico in macchina i pargoli esausti. Li rimiro con occhi pieni di amore. Come sono carini... Certo, hanno assunto tutti e quattro un colore grigio terra, sono sudaticci e impolverati. Sospiro.
Sì, ci sono sere che dover fare il bagno a quattro invece che a tre, fa molta differenza.

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