Esce al cinema oggi giovedì 24 ottobre il film rivelazione dell’anno “Il Quinto Potere”. Presentato dalla DreamWorks Pictures e dalla Reliance Entertainment, in associazione con la Participant Media. Prodotto da Steve Golin e Michael Sugar, il film è diretto da Bill Condon.
Nel 2010, un sito che proteggeva i suoi informatori ha pubblicato una gran quantità di documenti americani “classificati”, dando il via a un’era fatta di segretezza assoluta, rivelazioni di notizie esplosive e traffico di informazioni riservate; WikiLeaks ha cambiato per sempre il mondo del giornalismo. “Il Quinto Potere” (“The Fifth Estate“), un thriller drammatico basato su fatti realmente accaduti, rivela come è stato possibile mettere in luce gli inganni e le corruzioni dei potenti, tanto da rendere un sito Internet l’organizzazione più discussa del XXI secolo.
Grazie ad un piccolo budget, i due creano una piattaforma online che consente ai loro informatori di trasmettere in forma anonima notizie riservate, puntando così i riflettori sui luoghi oscuri dove si nascondono i segreti governativi e i crimini aziendali.
In breve tempo riescono a svelare più notizie importanti di tutti i leggendari mass media tradizionali messi insieme. Ma quando Assange e Berg mettono le mani sulla maggiore raccolta di informazioni riservate nella storia degli Stati Uniti, si scontrano tra di loro e devono rispondere a questioni fondamentali nella nostra epoca: qual è il costo di mantenere riservati i segreti in una società democratica? e qual è il prezzo da pagare quando si decide di rivelarli?
Ogni generazione è contrassegnata dalla figura di un ribelle che cambia la natura del potere. Per alcuni è un simbolo visionario della speranza; per altri, un pericoloso nemico pubblico. All’inizio del XXI secolo questa figura è stata incarnata da Julian Assange e da WikiLeaks.
Nata nel 2006 come un’organizzazione no-profit con l’obiettivo di pubblicare informazioni segrete, offrendo al contempo la sicurezza di un innovativo sistema di crittografia per garantire l’anonimità delle fonti, WikiLeaks ha suscitato accese polemiche e ha fatto a pezzi il modello di raccolta di notizie del XXI secolo, battendo i media tradizionali e facendo infuriare i potenti della Terra.
Attualmente Assange e WikiLeaks sono ancora al centro di un furioso dibattito che porta la nostra società a interrogarsi su dove tracciare la linea di demarcazione tra trasparenza e sicurezza… e su chi debba essere a tracciare questa linea.
Le informazioni riservate possono rappresentare un pericolo e cambiare il mondo perciò, quando vengono alla luce, alimentano sempre un incendio, come nel recente caso di Edward Snowden.
Il regista Bill Condon esplora il fenomeno WikiLeaks tracciando un ritratto frenetico e caleidoscopico della nostra epoca, ossessionata dalle informazioni, ma non pretende di avere l’ultima parola sull’argomento.
Il regista affronta la storia di WikiLeaks, che passa dall’essere un movimento guidato da un anonimo hacker ad avere un ruolo fondamentale nel mondo, facendola diventare un avvincente thriller politico, un dramma fatto di amicizia e tradimento, una fotografia provocatoria di una società in cui la comunicazione elettronica può rivelarsi una fonte di libertà, ma anche una minaccia.