Il re di Roccaforte si innamora di una donna solo a partire dalla sua voce soave . Ma non sa in realtà a chi quella voce appartiene anche se un incantesimo viene momentaneamente in suo soccorso.
Il re di Altomonte alleva una pulce fino a farla diventare di proporzioni gigantesche e poi per dare la figlia in sposa pone ai candidati una domanda a cui sembra impossibile rispondere.
Ma una specie di orco venuto dalle montagne risponde correttamente e si porta via la ragazza...
Il racconto dei racconti è il primo film diretto da Matteo Garrone girato in inglese, con un budget milionario per i nostri standard ( 12 milioni di euro, raccattati per la maggior parte all'estero) e testimonia ancora una volta la vocazione internazionale di uno dei nostri migliori registi ( se non il migliore assieme a Sorrentino) a cui evidentemente le logiche produttive del cinema italiano stanno strette , molto strette anzi troppo strette.
Garrone rischia osando con un genere poco frequentato qui da noi, il fantasy.
Ma non si ispira ai modelli hollywoodiani infarciti di computer grafica e di effetti speciali.
Prende come ispirazione un libro di racconti della tradizione popolare italiana, utilizza luoghi sempre italiani magari sconosciuti ai più ma dotati di incredibile fascino visivo e rilegge il genere con la sua sensibilità in modo assolutamente nuovo.
Il risultato è un ibrido multiforme e affascinante che sembra raccontare alcune di quelle favole meravigliose raccolte da Calvino in una magica antologia che andava a cercare tutte quelle storie nascoste nelle pieghe della narrazione popolare italiana.
Il racconto dei racconti è un qualcosa di cinematograficamente nuovo, stilisticamente diverso sia dal modello a cui evidentemente non si ispira ( quello hollywoodiano), sia dal cinema europeo che a memoria mia non aveva mai affrontato in questo modo un genere così ricco di pulsioni e suggestioni come il fantasy.
Ma non c'è traccia di commedia ne Il racconto dei racconti: le varie storie che compongono il film sono a loro modo disperati apologhi sulla ricerca dell'amore e della felicità che si riflettono l'uno nell'altro declinando vari aspetti di quell'universo cangiante che è il sentimento amoroso.
Amore vuol dire sacrificio ed egoismo e questo lo sa la regina di Selvascura che non esita a rischiare la vita del marito pur di avere un figlio. E quando si accorgerà che suo figlio ha un gemello cerca di escludere i contatti tra i due per averlo per sé in esclusiva. Eppure l'altro figlio, cresciuto in una famiglia povera sembra infinitamente più felice e compiuto.
Amore non è solo un giocare inutile come impara bene il re di Altomonte che per il troppo azzardare si trova a dover consegnare l'amata figlia a un orco ( l'amore paterno e filiale , quello che era negato dagli eventi nel primo racconto).
In questo suo narrare l'amore pizzicando corde distorte , Il racconto dei racconti dimostra ancora una volta la sua unicità e la sua complessità.
Forse a livello di budget visivamente manca qualcosa in termini di effetti speciali e visivi ( comunque utilizzati in maniera parca ma incisiva) ma soprattutto di scenografie che sono abbastanza scarne ma molto più realistiche di quelle sfarzose messe in mostra nelle megaproduzioni di Oltreoceano.
Ma tutto viene compensato dal talento visivo di Garrone che utilizza magnificamente le sue locations e che lavora benissimo con il grande cast internazionale che ha a disposizione.
E allora forse ci meritiamo solo i cinepanettoni...
PERCHE' SI : originale, visivamente magnifico, grande cast internazionale, un nuovo modo di fare fantasy.
PERCHE' NO : arduo trovare difetti: una certa freddezza programmatica, le scenografie in certi frangenti un po' troppo spartane.
LA SEQUENZA : la regina che mangia il cuore del drago, la lotta finale con l'orco.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
Forse il pubblico italiano non è ancora pronto.
Il fantasy è genere nobile e Garrone lo rilegge in maniera originale.
E' proprio vero : nemo propheta in patria
Spero che questo film non rappresenti una battuta d'arresto per la carriera di Garrone.
( VOTO : 8 / 10 )