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Autore: Maria Elena Gattuso
Serie: //
Edito da: Il Ciliegio Edizioni (Collana:†Superbur classici)
Prezzo: 17,00 euro
Genere: Narrativa, Young Adult, Fantasy
Pagine: 336 p.
Voto:
Trama:Rebecca è un’adolescente alle prese con il primo amore, ma all’improvviso arriva il Destino in persona a sconvolgerle la vita: si impossesserà dei suoi cari disorientandola e mettendola alla prova. La protagonista conoscerà la precarietà del mondo-commedia e degli effetti legati al suo passato e al suo futuro. Molti misteri verranno svelati e Rebecca potrà, a costo della sua stessa vita, ritrovare il bandolo della matassa?
Recensione
di TheLunaticGirl
Traendo spunto da un reale episodio personale, Maria Elena Gattuso ci racconta la storia di una sedicenne, Rebecca Laida, che viene salvata all’uscita da scuola da un ragazzo il quale, attirando la sua attenzione, le impedirà di finir investita da un motorino. La giovane scoprirà poi che il suo salvatore altri non è che il Destino, quello con la D maiuscola, il fato fatto persona che ha la capacità di incarnarsi nei corpi della gente. Tra i due inizierà così una sfida: 7 sono i giorni a disposizione di Rebecca per non piegarsi al Destino, 7 sono i giorni che mettono la ragazza costantemente alla prova, spingendola a diventare sempre più sicura di sé, facendola crescere.
Il romanzo, al confine tra il fantasy e il romance, si svolge su numerosi piani temporali, interrompendo costantemente la narrazione per inserire dei flashback raccontati in prima persona dalla protagonista. Questo espediente narrativo serve a farci inquadrare meglio i personaggi, soprattutto quelli secondari, molto numerosi nel romanzo e che avrebbero necessitato una caratterizzazione meno superficiale. Infatti, il loro comportamento appare molte volte incoerente, e non sempre le scelte della protagonista sembrano avere senso. Sicuramente l’obiettivo dell’autrice è stato quello di rendere su carta le emozioni degli adolescenti, mostrando quanto in questa fase della vita sia l’impulsività a dominare gli atteggiamenti, a volte capricciosi e puerili, dei teenagers: questo tentativo, sebbene apprezzabile, non raggiunge appieno lo scopo. Forse, sempre per farci immergere nel mondo degli adolescenti, la scrittrice tenta di affrontare tutti i possibili temi con cui i ragazzi possono avere a che fare: la morte, gli amori giovanili, il bullismo ecc.. Anche in questo caso, però, ‘è tanta la carne al fuoco’ e, come avviene in questi casi, si rischia di non concentrarsi mai veramente su una di queste tematiche, rimanendo sul superficiale. In compenso la narrazione procede scorrevole, permettendo di leggere il romanzo tutto d’un fiato, sebbene l’autrice si perda, soprattutto all’inizio, in aggettivi inutilmente ricercati che appaiono fuori contesto.
In generale possiamo dire che “Il ragazzo del destino” è un libro adatto ad un pubblico molto giovane, che possa identificarsi meglio nella narrazione, nella speranza che comprenda il messaggio positivo che il libro vuole trasmettere.
“Non è importante se vinci o se perdi ma in che modo giungi a una delle due vie. Se sai di essere destinata a perdere e ti arrendi subito, è un conto; se invece perdi sforzandoti di lottare, è tutta un’altra cosa, perché in questo modo riuscirai a comprendere a fondo il progetto che qualcuno ha designato per te…”