Rambutan (Nephelium lappaceum) o più semplicemente Ngho
A guardarlo bene si capisce che queste spine non sono pericolose.
Devo però dire che la prima volta che l’ho visto su una bancarella ho avuto il timore di pungermi toccandolo. Un aspetto tutt’altro che invitante quello del Rambutan - scientificamente noto come Nephelium lappaceum ma meglio conosciuto da queste parti come ŕš€ŕ¸‡ŕ¸˛ŕ¸° (quella sorta di geroglifici sono da pronunciare “ngho”).
Al contrario del suo aspetto, il sapore è davvero delizioso.
Fresco e dolciastro, ricorda vagamente quello del litchi (o ciliegia della Cina) - non a caso fanno entrambe parte della stessa famiglia.
Una volta liberato il frutto dal suo involucro arriva la parte divertente, sembra quasi di avere a che fare con una caramella liscia e succosa; da mangiare c’è poco visto che il nocciolo centrale è piuttosto grande.
E’ possibile trovarlo un po’ tutto l’anno ma il periodo migliore è da fine aprile (quando finisce la stagione dei manghi) a fine luglio. La stagionalità di questo frutto si sovrappone con altri due che davvero adoro: il “durian - re della frutta" (il frutto più comunemente odiato per il suo odore particolare di cui ho abbondantemente parlato in passato) e il Longan - La Yai in tailandese ŕ¸Ľŕ¸łŕš„ŕ¸˘ (noto dagli appassionati di cucina asiatica come "occhio di drago" - Dimocarpus longan). Questi 3 frutti, oltre che dalla stagionalità, sono accomunati anche da un’altra caratteristica: per la Medicina Tradizionale Cinese si tratta di “Frutti Caldi”: le sostanza contenute possono avere effetto caustico sulle mucose e quindi non se ne dovrebbero mai mangiare grosse quantità! Insomma…Assaggiate con moderazione ma non perdetevi la possibilità di esplorare i deliziosi frutti che a bassissimo costo trovate in Thailandia!
Vivere in Asia lo considero un privilegio, vivere in Thailandia una grazia inattesa.
Andrea in Thailandia su Frasi e Aforismi