Il ritorno del barrista, dei quattro vecchietti rompi....., della banconista dal fascino consolidato, l'odore della pineta che circonda il BarLume. Tutto questo permette al lettore di perdersi lievemente in una storia gialla fresca, pungente e divertente.
Una storia che partendo da un incidente stradale, incrocia dolori e politica, preti e missioni, amori e tradimenti, paternità e mancanze d'amore, fino a cascare in un finale veramente inatteso.
Malvaldi con questa storia si riprende tutta la sua freschezza letteraria che mi sembrava perduta nella sua seconda avventura di provincia.
Il libro infatti, pur mantenendo tutta la sua leggerezza e ironia, presenta una storia 'gialla' di tutto rispetto, un intricarsi di vicende che solo alla fine trova uno sbocco logico e umano.
I quattro vecchietti sono irresistibili nel loro quotidiano contraltare al protagonista/detective che deve, almeno per toglierseli di torno, risolvere per forza un caso complicato.
Una vera questione rimane aperta alla fine del libro. Ritroveremo la bella Tiziana anche nelle prossime puntate della saga del barrista oppure verrà veramente sostituita da qualcun'altra?
E poi: continuerà la saga toscana?
Ai posteri l'ardua sentenza.
E ai presenti altri libri, in mancanza d'altro...