Nuovi programmi, nuovi generi e nuove ideologie dell’informazione televisiva nati dalle nuove esigenze emergenti che hanno messo in evidenza l’attitudine realistica del teleschermo intesa come capacità di portare all’attenzione generale storie vere a cavallo tra dimensione pubblica e privata di persone precedentemente escluse dalla visibilità catodica, di gente che improvvisamente balza dall’anonimato di spettatore al ruolo più o meno consapevolmente di attore protagonista.
Il richiamo ossessivo alla veridicità del racconto, il ricorso all’uso della gente comune, la spettacolarizzazione dei sentimenti, la richiesta di un atteggiamento implicitamente voyeuristico e curioso hanno attraversato in questi anni un certo modo di far televisione finendo per identificarsi con l’essenza stessa della televisione. Fino ai giorni nostri dove spesso viene frainteso l’apparente potenzialità del mezzo con l’etichetta di “Tv verità” per tutte le informazioni e i generi trasmessi.
Le generazioni precedenti si accontentavano di crescere guardando la televisione, oggi il pubblico del terzo millennio vuole crescere facendo la televisione e tutto questo è confermato anche dall’esponenziale crescita dell’uso di You Tube, dei social network e dello spazio Tv. La constatazione delle combinazioni in cui voyeurismo ed esibizionismo possono incontrarsi o non incontrarsi nella cultura televisiva contemporanea, è sempre più diffuso nel palinsesto della televisione, e si rivolge ad un pubblico desideroso di rompere le barriere, gli ostacoli, le interposizioni che caratterizzano il rapporto fra gli spettatori e la realtà.
In altri termini, al fine di sedurre gli spettatori, i media, e quindi anche la televisione, simulano una propria sparizione a vantaggio di una ripresa diretta, immediata e incondizionata della realtà.
E se il piacere dello spiare le vite degli altri, e del decidere della loro sorte con un colpo di telefono, non fosse che una pallida riproduzione del piacere di Dio di fronte allo spettacolo della vita umana, ove tutti si affannano in attesa che una voce tuoni la fatidica frase “sei stato eliminato”?