A guardarlo oggi sembra più un elemento seduttivo che di benessere. Eppure il reggiseno nasce come articolo di biancheria intima con l’unica funzione di coprire e sostenere il seno. Moda e Style in questo servizio vuole parlarvi del reggiseno, facendovi scoprire le sue origini, grazie alla ricerca della Dottoressa Maria Gabriella Di Russo (nella foto in basso), medico chirurgo, specialista in Idrologia medica, nonché docente in medicina estetica al master Università di Pavia.
Nei tempi moderni il reggiseno ha assunto una dimensione di complemento del look in termini di moda, eleganza e design. Nella mitologia Venere lo inventò e consigliò a Giunone, notoriamente prosperosa, a cui si deve l’aggettivo giunonica.
I suoi esordi risalgono ai tempi degli antichi romani, i quali non apprezzavano la vista dei seni femminili troppo grandi (contrariamente a oggi!). Per ridurre il seno le donne usavano diversi manufatti, tra cui il mammillare, ovvero una fascia di cuoio per appiattire e contenere la crescita; lo strophium: una fascia per sostenere senza comprimer; e il cestus: un corpetto di cuoio morbido dall’inguine alla base del petto per i seni più abbondanti.
Il reggiseno conosce una sua prima evoluzione nel 1907, quando appare per la prima volta sulla rivista Vogue, anche se si è ancora lontani dal reale abbandono del corsetto. Tra il 1912 e il 1914, in America, Mary Phelps Jacob (nota come Carezza Crosby) ideò il primo reggiseno di concezione moderna, composto da una tracolla in grado di separare il seno con due fazzoletti e fasce per neonato.
Qualche anno dopo, nel corso della prima Guerra Mondiale si estese la sua diffusione tra le donne che necessitavano sempre più di libertà di movimento per lavorare.
Fu così che tra le aziende che si imposero sul mercato, nel 1962 Lovable lanciò i primi reggiseni contenitivi e confortevoli. 6 anni dopo il il reggiseno diventa simbolo dell’emancipazione femminile, desiderio incessante di libertà e differenziazione rispetto alle generazioni precedenti
Gli anni 80 vedono l’esplosione della femminilità con l’introduzione del pizzo. Nasce così la “donna manager”, con ruoli sempre più maschili, mentre l’intimo rafforza sensualità e femminilità. Gli anni 90 invece sono protagonisti di continue innovazioni che ha permesso alle donne di esibire décolleté sfrontato, anche in mancanza di seni abbondanti. Ricordiamo il mitico Wonderbra = “reggiseno delle meraviglie”, grazie al sistema push-up, in grado di regalare una taglia in più. Il comfort è invece supportato dal brevetto di Ring Lovable, nuovo modo di concepire l’intimo: i ferretti sono sostituiti da un morbido tessuto che disegna una linea no-stop dalla coppa alla spallina avvolge e sostiene efficacemente il seno.
Il reggiseno va avanti e recentemente ha conosciuto una nuova importante evoluzione, firmata Lovable.
Ne parleremo nel prossimo articolo, per ora vi anticipiamo solo due parole: Tonic Lift.
A presto da Moda e Style!