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Il regime di Putin colpisce anche la debole e contraddittoria opposizione parlamentare: il caso Gudkov

Creato il 18 settembre 2012 da Matteo
La cacciata. La Duma di Stato ha stabilito un pericoloso precedente: per la prima volta ha privato del mandato un eletto del popolo in via extragiudiziale
La Duma di Stato ha stabilito un pericoloso precedente: per la prima volta ha privato del mandato un eletto del popolo in via extragiudiziale. Come fondamento per questo è servita solo una fotocopia
14.09.2012
Il destino di un deputato di opposizione con un curriculum di undici anni si è risolto nel modo più insensato e nei tempi più assurdi. La Procura Generale e il Comitato Inquirente invece di discutere la questione della privazione dell'immunità parlamentare si sono messe a richiedere la cessazione dei poteri. Dopo che la corrispondente richiesta è giunta alla Duma di Stato, la commissione per il controllo dei mandati parlamentari, i cui membri sono in maggioranza membri di "Russia Unita", ha svolto un'"inchiesta-express" in una settimana e "ha evidenziato" la partecipazione di Gudkov [1] a un'attività commerciale contraria alla legge "Sullo status del deputato" [2]. A dire il vero, in risposta al pacchetto di richieste agli organi competenti la commissione speciale ha ricevuto solo un documento che ha a che fare con l'attuale sesta legislatura. E' risultato essere la copia di un protocollo dell'assemblea della Srl "Kolomenskij stroitel'" [3], che il capo della commissione agitava convinto e che sarebbe la prova che Gudkov e la sua consorte avrebbero preso parte alla designazione del direttore della compagnia. Lo stesso deputato ha negato l'autenticità del documento e della firma su di esso.
Il membro di "Russia Giusta" Elena Drapenko ritiene che l'argomentazione di Vasil'ev sia "assai deboluccia". "Forse Lei e il Comitato Inquirente non siete andati in tribunale perché il vostro unico argomento, come nella favola di Krylov [4] – tu sei colpevole del fatto che ho voglia di mangiarti?!" – ha fatto una domanda retorica. Drapenko ha fatto notare anche che la perizia grafologica che è stata fatta sulla fotocopia del protocollo le ispira dubbi. L'accusa, in particolare nella persona di Vasil'ev, ha cercato di sfuggire a simili domande, ripetendo come un mantra: Gudkov è colpevole, le prove non causano dubbi. "Si dice che questo è un tribunale. Probabilmente sì. Se un deputato ha violato la legge, allora i suoi colleghi hanno diritto di dare una valutazione. Ricordate la formulazione a proposito dei farabutti e dei ladri [5]? Allarghiamola e mostriamo alla gente chi è un farabutto ora", – ha proposto questi, scuotendo nell'aria una copia del protocollo. Alla fine del proprio intervento il capogruppo alla Duma ha deciso di stupire i propri colleghi, ricordando che alla riunione del gruppo sul "caso Gudkov" una delle donne, una "persona meritevole" aveva detto: "Voi stessi avete la coda di paglia e non voterete mai a favore di questa decisione".
"Perché il procedimento nei confronti di Gudkov è stato chiuso il 24 agosto e il 7 settembre è stato di nuovo riavviato?" – si è stupita il membro di "Russia Giusta" Svetlana Gorjačeva. Il vicecapo del Comitato Inquirente Elena Leonenko, confermando il riavvio del procedimento, ha taciuto tuttavia sui motivi. Senza risposta è rimasta anche la domanda del comunista Aleksandr Kulikov. Il deputato ha chiesto su che base si è svolta una verifica nei confronti di Gudkov senza l'avvio di un procedimento penale. La rappresentante del Comitato Inquirente ha fatto notare che la verifica su Gudkov si concluderà il 23 settembre, quando, dice, sarà presa anche la decisione su azioni ulteriori: se avviare un procedimento penale o no. E' notevole che nel corso delle udienze Leonenko abbia spesso ripetuto precisamente ciò che le chiedevano, solo senza intonazione interrogativa. La domanda principale, che si è fatta in questo momento ogni persona sana di mente, è stata pronunciata dal comunista Vladimir Pozdnjakov: ma c'è stata in generale la riunione, sui risultati della quale fu redatto lo sventurato protocollo? "Non c'è stata una perizia. Perché si svolge solo in caso di procedimenti penali avviati", – ha tagliato corto Leonenko.
Il deputato dello LDPR [6] Maksim Rochmistrov ha ricordato a Gudkov che non molto tempo fa la Duma di Stato ha votato compatta per la privazione del mandato del deputato dello LDPR Ašot Egizarjan. "Sono stato uno dei 26 deputati che hanno votato contro. E non perché ritenga Egizarjan innocente, – ha rinfrescato ai membri di "Russia Giusta" riunitisi, – ma perché seguire i segnali imposti dal potere senza avere tempo sufficiente per far luce sul caso e tenere la perizia e gli interrogatori necessari non è giusto".
I comunisti, a loro volta, hanno fatto capire che intervengono per la rigida osservanza della legge da parte di tutti i deputati della Duma di Stato, ma peraltro non accetteranno "cose da campagna". "Siamo contrari al fatto che sotto l'aspetto di lotta alla corruzione si attui un regolamento di conti politico nei confronti di rappresentanti dell'opposizione sgraditi a "Russia Unita"", – ha detto Vadim Solov'ëv. Il capo dell'ufficio legale del CC del KPRF [7] ha ricordato che l'unico potere della Procura Generale nei confronti dei parlamentari è quello di presentare alla camera bassa una domanda di privazione dell'immunità parlamentare di un deputato per reati da questi commessi. Per quanto riguarda la presentazione di una domanda per la cessazione dei poteri di un deputato, né il Procuratore Generale, né il capo del Comitato Inquirente hanno questo diritto. "La domanda per la cessazione dei poteri di un deputato non è regolata dalla legislazione vigente. E perciò l'attuale azione non si chiama altrimenti che pieno abuso", – ha dichiarato. L'ex giudice ha anche rivolto attenzione al fatto che, secondo le dichiarazioni dell'inquirente, né il documento stesso, né le firme di Gudkov e della sua consorte sono state verificate. "Ne consegue che cerchiamo di decidere il destino di un nostro collega sulla base di un documento la cui autenticità non è stata accertata in modo legale", – ha concluso.
Il rappresentante di "Russia Unita" Vjačeslav Nikonov si è interessato di come un professionista, un insider del potere, un colonnello dello FSB [8], che è andato alla Duma di Stato nelle liste di "Russia Unita", abbia potuto inciampare in un'elementare violazione della legge "Sullo status del deputato". Ha anche fatto notare che Gudkov ha creato la maggiore holding di servizi di sicurezza nel paese non senza la protezione delle forze dell'ordine e che la decisione di includere Dmitrij Gudkov nelle liste di "Russia Giusta" è stata sostenuta dall'alto. Gennadij Gudkov ha parato il colpo dell'esperto di "Russia Unita": non si è mai candidato alla Duma nelle liste di "Russia Unita" e ha creato la propria compagnia dal nulla, senza appoggiarsi al sostegno del potere.
Il leader dello LDPR Vladimir Žirinovskij ha deciso di andare come un rullo compressore su tutti i membri di "Russia Giusta". "Non si tratta dello stesso Gudkov, ma di un partito che si trova illegalmente in quest'aula. Nel 2007, portando via i nostri voti, hanno ottenuto il 4%. Ogni volta che passo nell'aula delle sedute, guardo con odio queste file. Guardate com'è vestito Ponomarëv: jeans strappati e golf sporco. In Europa Occidentale non fanno entrare così neanche in una stalla per le mucche. Questa è mancanza di rispetto per tutto il parlamento", – ha detto. L'unico deputato onesto, secondo il liberal-democratico, è Aleksej Mitrofanov, educato nello LDPR. "L'abbiamo raccolto alla stazione di Jaroslavl' [9], l'abbiamo lavato, educato e gettato come cavallo di Troia in "Russia Giusta". Questi ha eseguito il compito dello LDPR: è iniziato il crollo del gruppo", – ha ammesso inaspettatamente.
Il leader di "Russia Giusta" Sergej Mironov, a sua volta, ha ricordato che ciò che avviene nell'aula delle sedute della Duma è contrario alla Costituzione.
A nome del gruppo "Russia Unita" è intervenuto Andrej Isaev. "Comunque sia, dopo la votazione i membri del partito al governo perderanno. Se interverremo contro la privazione del mandato, i nostri elettori diranno che ci siamo venduti all'opposizione. Ma se interverremo a favore, vorrà dire che "Russia Unita" conduce una repressione", – ha detto, aggiungendo che, secondo una ricerca dello VCIOM [10] (affrettatosi in modo sorprendente, noteremo a margine, a valutare direttamente), il 61% dei russi non è contrario al fatto che Gudkov sia privato del mandato.
Gennadij Gudkov in risposta ha definito ciò che gli sta avvenendo una vendetta per piazza Bolotnaja [11] e l'"ostruzionismo" [12]. L'"imputato" all'inizio del proprio intervento di 10 minuti ha dichiarato che "non è andato a giustificarsi e a discutere la verifica fatta in via straordinaria per ordine di Volodin [13]", anche se ha comunque spiegato che quello stesso protocollo – il "sei da baro" [14] del 5 luglio 2012 – è falsificato. "Invece di stabilire la colpevolezza in via giudiziaria, avete deciso in fretta e furia nel cesso dei vostri oppositori politici", – ha detto. Gudkov ha ricordato che molti politici esclusi dal parlamento sono andati a capo dello stato. "Mi preparate a fare il presidente? Io stesso mi preparo per il 2018!" – ha fatto notare, aggiungendo che è pronto ad andarsene per poi tornare e costruire la nuova Russia. Dall'aula è giunto: "Giuda!" Dmitrij Gudkov [15], presente in aula ha supposto che i suoni venissero dal posto di Vladimir Pechtin.
La seduta plenaria della Duma di Stato si è svolta senza interventi. Il gruppo "Russia Unita" e lo LDPR, che avevano annunciato in precedenza che sarebbero intervenuti a favore della sanzione al deputato dell'opposizione, non hanno cambiato decisione. La privazione del mandato del deputato di "Russia Giusta" Gennadij Gudkov è stata sostenuta da 291 deputati con 150 contrari. Tra i tre astenuti è risultato il rappresentante di "Russia Unita" Boris Reznik, che in precedenza aveva espresso pubblicamente sostegno a Gudkov. Aleksandr Chinštejn, che pure aveva promesso di esprimersi contro la cessazione anticipata dei poteri, ha deciso di non prender parte alla votazione. "Chinštejn e Reznik non si sono messi a fare una figuraccia di vergogna. Bravi!" – ha scritto nel suo microblog Gudkov. Tuttavia la vera sorpresa è stato un altro membro di "Russia Unita", persona fidata e capo del quartier generale elettorale di Putin, Stanislav Govoruchin, che ha votato contro.
Dopo l'annuncio della revoca del proprio mandato Gudkov ha dichiarato che farà appello contro questa decisione alla Corte Suprema. Ma nel frattempo è pronto a diventare assistente di Sergej Mironov e a lavorare attivamente per "Russia Giusta" e per il suo gruppo alla Duma di Stato.
Diana Chačatrjan, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/54465.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Gennadij Vladimirovič Gudkov, deputato del partito di orientamento social-democratico "Russia Giusta" schieratosi apertamente al fianco delle proteste di piazza contro Putin.
[2] Le leggi russe sono sempre indicate con un titolo.
[3] "Costruttore di Kolomna". Kolomna è una città della regione di Mosca.
[4] Ivan Andreevič Krylov, scrittore del XIX secolo, autore di favole.
[5] "Partito dei farabutti e dei ladri" è chiamato il partito-stato della Russia di Putin, "Russia Unita".
[6] Liberal'no-Demokratičeskaja Partija Rossii(Partito Liberal-Democratico di Russia), ad onta del nome partito nazionalista e populista.
[7] Kommunističeskaja Partija Rossijskoj Federacii (Partito Comunista della Federazione Russa).
[8] Federal'naja Služba Bezopasnosti(Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.
[9] Cioè alla stazione del centro di Mosca da cui partono i treni per Jaroslavl', nella Russia centro-settentrionale.
[10] Vserossijskij Centr po Issledovaniju Obščestvennogo Mnenija (Centro Panrusso per lo Studio dell'Opinione Pubblica).
[11] Piazza del centro di Mosca dove si sono svolte le maggiori manifestazioni dell'opposizione.
[12] Nell'originale “sciopero all'italiana”, cioè “sciopero bianco”. Si tratta della proposta di migliaia di emendamenti per ritardare la promulgazione delle leggi volute da Putin – una pratica in effetti tipicamente italiana.
[13] Vjačeslav Viktorovič Volodin, primo vicecapo dell'amministrazione presidenziale russa.
[14] In alcuni giochi di carte russi il sei è la carta più bassa.
[15] Dmitrij Gennad'evič Gudkov, figlio di Gennadij, deputato e leader dell'ala giovanile di “Russia Giusta”.

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