L’artefice del suo apprendimento è la reciprocità con l’altro, è essa la responsabile della conoscenza di sé, del suo modo di concepire il mondo e di relazionarsi a esso.
Egli pensa scene, personaggi, storie e significati ritenendo di percepire fedelmente la realtà, ma è solo inganno rappresentativo.
La corrispondenza è illusoria, la realtà è informazionale pertanto caratterizzata dalla distorsione che è propria all’informazione, la fedeltà è solo speculazione filosofica.
Viviamo solo noi stessi… il resto è fantasia… tutto è fantasia!
Da: "I burattini di Dio - La paura del nulla" - Mazzani Maurizio - ed: Gruppo Albatros Il Filo, Roma 2010