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Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 21: Bran

Creato il 30 aprile 2014 da Martinaframmartino

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 21: BranBreve viaggio al Nord, il luogo da cui sono partite Le cronache del ghiaccio e del fuoco. Ormai a Grande Inverno c’è il solo punto di vista di Bran perciò per certi versi la storia può apparire sotto tono. Gli altri sono lontani, ed è a loro che sembrano legati tutti gli avvenimenti importanti, mentre qui c’è solo un piccolo storpio a reggere il moccolo. In realtà ogni momento di quiete è sempre preparatorio di grandi eventi, anche le onde del mare fra un’increspatura e l’altra sembrano abbassarsi.

Notiamo che Rickon si è inselvatichito. George R.R. Martin lo mostra poco, per lui è difficile entrare nella testa di un bambino così piccolo, e poi cosa potrebbe avere d’importante da mostrarci? La serie televisiva lo lascia ancora più in ombra, ma certo non è facile far recitare i bambini e per ora il più giovane degli Stark lo possiamo tranquillamente accantonare. Da notare solo la sua testardaggine, e il fatto che non sta prendendo bene quel che è successo. Potrebbero essere dettagli importanti per come si svilupperà il suo personaggio in futuro. E anche Cagnaccio che fa il cattivo è perfettamente in sintonia con il bambino.

Brindisi e banchetti li lasciamo a Martin, non serve ripetere ogni singola portata o ogni singola battuta. Noto solo la malinconia di Bran, anche se fra le cose che pensa ce n’è una sbagliata per il semplice fatto che lui non sa come stiano davvero le cose. La distanza fra lui e gli altri è importante perché a volte arrivano informazioni incomplete, o sbagliate, o arrivano in ritardo, o non arrivano affatto. Mai fidarsi di ciò che non si vede, anche se volendo potremmo dire che non ci si deve fidare neppure di quel che si vede, ma questo sarebbe uno spoiler.

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 21: Bran
Quel che ci importa è che arrivano Meera e Jojen Reed, figli di quell’Howland Reed che è l’unico sopravvissuto del viaggio compiuto da Ned & company a Torre della Gioia. Ricordate il luogo? Ned lo rivede nei suoi incubi, è dove ha ucciso Arthur Dayne e altri due cavalieri della Guardia reale insieme a sei suoi amici, fra cui Martyn Cassel, e dove ha ritrovato sua sorella Lyanna morente. “Prometti, Ned, prometti!” continua a essere uno dei tormentoni quanto meno per chi ha letto i romanzi. Noi lo sappiamo cosa ha promesso Ned, vero? Comunque fuori da quella torre sono rimasti i cadaveri dei tre cavalieri e di cinque dei compagni di Ned, con Howland Reed come unico sopravvissuto oltre a Eddard stesso. Quando il caro Howland salterà fuori ne avrà di cose da raccontare!
Interessante il giuramento dei due mangiaranocchie, su terra, acqua, bronzo, ferro… e su “ghiaccio e fuoco”. Queste ultime parole le dicono insieme. Sanno qualcosa? La terra delle paludi è isolata, gli altri sanno ben poco dei Reed. Quanto sono rimasti fedeli alle antiche usanze? Che tradizioni si tramandano? Tanto per gradire viene citata anche la ballata Alla fine della grande notte, Martin si diverte un po’ troppo a disseminare i dettagli in modo tanto ampio da rendere difficilissimo il rimettere insieme tutto quanto.
La vista dei Reed comunque risveglia i ricordi, con Ned che aveva definito Arthur Dayne il più coraggioso cavaliere da lui incontrato. Howland, a quanto pare, ha salvato la vita di Ned tanti anni prima, e la cosa metteva ancora tristezza in lord Stark. Non il fatto che lui avesse seriamente rischiato la vita, lo abbiamo visto anche nelle segrete di Approdo del Re che era capace di accettare la sua morte, ma se la morte era quella di qualcun altro? Lyanna, certo, e Bran avrebbe dovuto essere più curioso, fare più domande al suo paparino, quando ne aveva ancora il tempo.

Chiudiamo con i meta lupi, quello nero (Cagnaccio) pieno di paura e furia e quello grigio (Estate) decisamente forte. Devo proprio appuntarmi i colori degli animali, a volte è l’unica cosa che si vede. Comunque è bello sapere che questo non è il giorno della morte di Jojen… e che lui sa cose che altri non sanno.

Sotto la foto spoiler da Tempesta di spade.

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 21: Bran

Ho scritto che Bran pensa una cosa sbagliata perché non sa come stiano davvero le cose. Per la verità in questo caso non lo sa quasi nessuno, ed è una dimostrazione di come Martin si diverta a farci credere qualcosa e poi a dimostrarci che ci eravamo sbagliati. Bran pensa che Harwin, il figlio di Hullen, sia morto come tutti coloro che sono andati al Sud. Ma Harwin era stato mandato da Ned insieme a lord Beric a catturare la Montagna che Cavalca e, come scopre Arya, è ancora vivo.

Sotto la foto spoiler dai Fuochi di Valyria

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 21: Bran

Di cosa ci possiamo fidare? Non di quello che non vediamo, come dimostra il fatto che secondo Cersei lord Manderly ha ucciso Davos. Il dominio della regina ci inganna, e noi scopriamo la verità solo nei Fuochi di Valyria, e questo è solo un caso fra tanti. Ma anche quello che vediamo non è mica tanto certo. In fondo Jon Snow ha visto Melisandre mettere sul rogo Mance Rayder, e lui ha preferito finirlo facendolo colpire dai suoi arcieri. Ma Mance su quel rogo non ci è mai andato…



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