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Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 25: Tyrion

Creato il 27 giugno 2014 da Martinaframmartino

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 25: TyrionIl nemico del mio nemico è mio amico, giusto? Questa, almeno, è l’impressione dei due fratelli Lannister, Cersei e Tyrion, che festeggiano per la decisione di Stannis di andare ad affrontare Renly invece che loro. Capisco il loro sollievo, se i fratelli Baratheon si indeboliscono a vicenda per i Lannister le cose sono più semplici, ma il fatto stesso che Tyrion avveleni Cersei indica che loro non hanno bisogno di andare lontano per trovare dei nemici. Ok, avvelenamento piccolo, non voleva ammazzarla ma solo metterla fuori gioco per un po’, ma questo comunque indica sia quanto si fidi di lei (e non le ha detto neppure della catena) sia quanto stimi le sue capacità in certe situazioni.
Quelle fra Robb e i Lannister sono davvero trattative di pace? Robb è in vantaggio, e cerca di sfruttare la cosa, ma quanto può durare il suo vantaggio? Ha vinto la battaglia più importante e catturato Jaime, ma le guerre possono riservare molte sorprese ed è difficile arrivare alla pace se una delle parti pensa di ricavare vantaggi dal prolungamento della guerra. Tyrion trama, e confesso di non essere una sua pari. Delle sue macchinazioni non avevo capito praticamente nulla fino a quando non sono state svelate, al di là delle cose ovvie come il voler mettere i suoi uomini a controllare le cose piuttosto che quelli di chiunque altro, Cersei compresa.
Finito l’incontro con ser Cleos spunta fuori il nostro amico ser Alliser Thorne, che per chi se lo fosse dimenticato è il maestro d’armi del Castello Nero e un bastardo di prima grandezza. Ora è a sud perché Mormont aveva voluto allontanarlo da Jon Snow dopo che Jon gli aveva salvato la vita dal non-morto. Solo che Thorne e Tyrion non si amano granché, e infatti Tyrion butta tutto in burletta anche se noi sappiamo che i non-morti non sono una burletta. Alla fine tutto quello che Tyrion concede è una manciata di ergastolani, ammesso che arrivino vivi al Nord. Yoren per esempio al Nord non ci è mai tornato, anche se con lui viaggiavano ben due personaggi pericolosi per il semplice fatto di essere figli dei loro padri: Arya e Gendry.
Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 25: TyrionDitocorto, Varys, grazie al quale scopriamo cosa sta tramando Tyrion alle spalle di Robb sfruttando i viaggi di ser Cleos – e ora che apprezziamo la sua intelligenza possiamo pure iniziare a preoccuparci – Shagga. Non c’è da stare tranquilli ad Approdo del Re. E a quanto pare non c’è da stare tranquilli con quello che mi sembrava il più innocuo fra i membri del concilio ristretto. Sì, forse rispetto a Ditocorto e Varys è meno intrigante, o forse lo sembra meno perché i sui danni sembrano più legati al passato, mentre gli altri sono più attivi ora. E poi è quello che si è fatto beccare.
Tyrion aveva detto tre cose diverse a tre intriganti diversi, e ora sappiamo perché. Pycelle spia per conto di Cersei, come all’epoca della guerra fra Targaryen e Baratheon era dalla parte… dei Lannister visto che ha tradito il suo re pur sapendo che di Tywin non c’era da fidarsi. Anzi, lui si fidava. Per il reame, non per la città, di cui non avrebbe potuto importargliene meno visto che nemmeno ora si mostra dispiaciuto. Pycelle è una creatura dei Lannister, ma non di tutti, e per lui Cersei è più Lannister di Tyrion anche se quest’ultimo funge da Primo cavaliere per volere di Tywin. Da come parla della morte di Robert non ci sarebbe da stupirsi se venisse fuori che sa che non è stato un incidente, certo non piange per il suo precedente re mentre non avrebbe gradito vedere la sua regina sostituta da un’altra. Ricordate chi era l’altra? Margaery Tyrell, della quale Renly voleva sapere se somigliasse alla compianta Lyanna Stark.
Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 25: TyrionAltro tassello: lord Arryn voleva che il figlio crescesse a Roccia del Drago, quindi da Stannis, solo che è morto prima di potervelo mandare. Mi sa che Stannis se lo sarebbe mangiato a colazione il piccolo Robert, o meglio il piccolo si sarebbe squagliato come neve al sole al solo vedere il volto del signore di Roccia del Drago. Però Robert Baratheon aveva detto a Ned di voler mandare il bambino a Castel Granito, quindi da Tywin. Concordo con Ned sul fatto che bisognerebbe tenere tutti i bambini lontani da Tywin, ma la discrepanza è interessante. Quello di Roccia del Drago poteva essere un progetto del solo Jon Arryn, sfumato con la sua morte, mentre il re vedendo quale mostriciattolo fosse il bambino poteva aver pensato per conto suo a Castel Granito? Quando Jon Arryn è morto aveva sì scoperto la vera identità del padre di Joffrey e dei suoi fratelli, ma ci sono altri dettagli che non tornano. A quanto pare George R.R. Martin si diverte a incastrare i misteri uno dentro l’altro fino a non farci capire cosa ha fatto avvenire cosa. Per ora sappiamo che Jon è davvero stato avvelenato con le lacrime di Lys, anche se Pycelle nega di essere stato lui a somministrarle. Possiamo credergli? E ha importanza? Se lui ha capito come salvare Jon e ha impedito a un altro di salvarlo, questo lo rende automaticamente complice dell’omicidio. Voluto da Cersei? Notare anche che torna in scena il suo ex scudiero, quello che è stato ammazzato dalla Montagna che cavalca al torneo del Primo cavaliere prima che Ned potesse interrogarlo.
Ned credeva di aver capito chi fossero gli intriganti ad Approdo del Re ma lui, come me, non aveva capito nulla. Io me la cavo solo perché i libri li sto leggendo invece di esserci dentro, ma per i personaggi il rischio di avere vita breve è molto alto e ogni errore si paga terribilmente caro.



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