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Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 3: Tyrion

Creato il 04 dicembre 2013 da Martinaframmartino

 

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 3: Tyrion

La copertina dell’edizione slovena di A Clash of Kings

Il primo capitolo di Tyrion nel Regno dei lupi è uno di quei sempre più rari casi in cui un capitolo prosegue direttamente la storia dell’altro, solo con un altro punto di vista. Alla fine del Grande Inverno George R.R. Martin aveva fatto decidere a Tywin Lannister di mandare ad Approdo del Re l’unico figlio maschio libero che gli era rimasto nel tentativo di contenere le follie di Joffrey. Non so quanto ricordavate voi dell’episodio, per me vederlo comparire di fronte a Sansa era stata una sorpresa, ma io avevo dovuto aspettare oltre un anno per passare da un libro all’altro.

Se da un lato mi posso divertire a stuzzicare chi mi legge con tutto quello che so, magari facendo accenni ma evitando di dire più di tanto, dall’altro ho pagato questa conoscenza approfondita con i lunghi anni di attesa fra un libro e l’altro, e in qualche caso quest’attesa mi ha reso sorprendenti eventi che invece avrei dovuto conoscere.

Prendiamo nota del giudizio di Jaime che Mandon Moore è il più pericoloso dei suoi confratelli perché è bravissimo a non far capire quale sarà la sua prossima mossa. Visto che Approdo del re è un covo di serpenti è bene tenersi stretta ogni informazione. Dopo le presentazioni Tyrion raggiunge Cersei e inizia la vera schermaglia nel concilio. Notare che non si è dimenticato della daga.

Al momento dell’accusa di Catelyn non sapevamo se c’era Tyrion dietro il tentato omicidio di Bran oppure no. Eravamo propensi a credere alla sua innocenza da quel che sappiamo del Folletto, ma non avevamo prove. Il bello è che Martin continua a non fornirne, tenendoci con il fiato in sospeso. Sì, alla fine sapremo con certezza chi è il mandante, e ben prima di quel momento ci saremo fatti un’idea abbastanza precisa del carattere di Tyrion, ma l’assenza, almeno per ora, di una risposta diretta è una dimostrazione di come George si diverta a giocare con i lettori.

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 3: Tyrion
Ma porca puzzola!!!!!!!!!!!!!!!!

Io la testa di Altieri l’ho già chiesta, cosa devo fare, il bis? Hodor!

Calma Martina, prendi fiato e spiega le cose con calma, tanto qualsiasi altra reazione è inutile. Beh, a parte una mail in Mondadori, bisogna solo stabilire se scrivere all’ufficio stampa, che mi risponde, o direttamente al responsabile degli Oscar, che mi risponde solo quando gli va ma che è molto più parte in causa.

Allora. Sergio Altieri ha tradotto le Cronache del ghiaccio e del fuoco. La sua traduzione purtroppo è piena di imprecisioni ed errori. Fra le altre cose sembra ritenere che il tempo non sia poi così importante, tanto è vero che lo allunga o accorcia a piacimento. Certo, fa errori anche più gravi, per uno oltre un anno fa ho chiesto la sua testa su una picca. Per fortuna non me l’hanno portata, non avrei saputo che farmene, e poi avrei dovuto pulire il pavimento dal sangue. Ho già abbastanza lavoro così, grazie. Però sono stata invitata a un incontro con lui e svariate altre persone, e si è parlato anche della revisione della traduzione della saga.

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 3: Tyrion
Le versioni cartacee, da me controllate l’ultima volta circa un mese fa, contengono ancora quasi tutti gli errori noti. Non c’è il famigerato nome Eddard nella versione economica della Danza dei draghi, e una manciata di altre correzioni erano state fatte nei libri editi da aprile in poi, cioè la versione economica dei Fuochi di Valyria, le due edizioni di A Storm of Swords in forma integrale e quella di A Clash of Kings nel formato con copertina rigida da 22,00 €. Fin qui mi sto ripetendo, a beneficio dei lettori nuovi e dei miei nervi che devono sbollire. Forse dovrei imparare a prendere le cose un po’ più come Hodor. O forse è qualcun altro l’Hodor della situazione.

Dall’ufficio stampa mi hanno gentilmente inviato gli ebook italiani dei primi tre romanzi della saga, pubblicati poco più di un mese fa. Considerando il fatto che con loro non sono particolarmente tenera avrebbero potuto non farlo, e invece mi hanno accontentata.

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 3: Tyrion
Ho controllato una manciata di capitoli e ci sono diverse correzioni, anche se non hanno corretto tutto quello che avevo segnalato io. Secondo me erano tutte cose da correggere, le libere interpretazioni di Altieri – o altierate – più innocue le avevo tralasciate. Però non sono io a curare il testo, ed evidentemente in casa editrice non sempre la pensano come me anche se in più punti hanno usato le mie precise parole per fare la modifica.

Io ho inviato a Mondadori un file di una ventina di pagine, interlinea singola, con l’indicazione di tutti gli errori che avevo trovato. Erano diverse decine, quasi tutti concentrati nel solo Trono di spade, l’unico volume che ho letto integralmente in italiano e in inglese. No, per la verità ho letto anche A Dance with Dragons e poi, fra i tre mesi e oltre un anno dopo, la sua traduzione italiana. Troppo tempo per notare discrepanze non enormi come il nome di Ned al posto sbagliato. Io speravo comunque che il fatto di mostrargli quanti errori c’erano stati in sole 400 pagine potesse spingerli a un controllo accurato. Del resto dopo un primo momento di correzione degli errori avevano parlato di revisione della traduzione.

Parliamo tutti la stessa lingua? Siamo d’accordo su quello che sto scrivendo? Correzione degli errori e revisione del testo non sono la stessa cosa. Hodor!

Va bene, quando sono arrabbiata o lancio qualcosa o scrivo in modo un po’ particolare. Però per me che scrivo è notte, se lancio qualcosa ora rischio di svegliare le bambine e pure di litigare con i vicini, quindi non mi restano molte alternative.

Parlavamo del tempo. Cosa significa fortnight? Due settimane. Il massimo della variante che forniscono i dizionari è quindici giorni. Mi sembra che su questo non ci sia alcun dubbio, anche se in passato Altieri ha tradotto lo stesso termine indifferentemente con una settimana o un mese. Se volete sapere dove provate a scrivere fortnight nella mascherina di ricerca che si trova in alto a destra nella schermata del mio blog, subito sopra l’elenco degli articoli più recenti. C’è da divertirsi.

Ora però scopro che il termine ha un nuovo significato. Un giorno. O meglio, una notte.

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 3: Tyrion
Nel Regno dei lupi a pagina 62 c’è scritto “fu Primo Cavaliere solamente per una notte”, ma Martin alla pagina 56 di A Clash of Kings aveva scritto “He was only Hand for a fortnight”. La differenza non è da poco. Stiamo parlando della jella, per non dire peggio, che si appiccica a tutti i Primi Cavalieri peggio della loro ombra. Ora che ci penso anch’io possiedo una spilla da Primo Cavaliere, dite che corro qualche rischio?

Ditocorto fa in finto tonto e cita i soli Ned e Jon Arryn, Tyrion cita anche quelli al servizio di Aerys il Folle. Non fa i nomi, con le conoscenze successive possiamo dire che uno dei due mandati in esilio era Jon Connington, che a lui è seguito Qarlton Chelsted e quindi Rossart, già capo della Gilda degli alchimisti. Sorvolo sui dettagli non necessari, quel che serve si apprenderà in seguito. Il penultimo, Qarlton, è stato bruciato to death, non sul rogo, ma passi quest’imprecisione. Possiamo farla passare come sensibilità differenti, anche se un alchimista poteva conoscere svariati modi per bruciare qualcuno senza usare necessariamente un rogo. Chi è che lo ha bruciato? Rossart, l’ultimo Primo Cavaliere, dietro ordine del re folle. Questi dettagli, e la fine di Rossart, li scopriremo molto più avanti, sta di fatto che non avrebbe avuto il tempo di fare ciò che qualcuno ricorda in A Storm of Swords (onestamente non ricordo se in Tempesta di spade o nei Fiumi della guerra) se fosse stato primo Cavaliere solo per un giorno. Altieri non poteva sapere di questi sviluppi, certo, ma è così tanto difficile tradurre quello che c’è scritto?

Abbreviare così quest’arco di tempo rende le sue vicende impossibili, e fa sembrare che Martin non sia capace di gestire i tempi della sua storia. Va bene, io me ne sono accorta solo ora, dopo cinque letture, perché ora ho ben chiare le vicende di Rossart mentre prima si trattava solo di un tizio anonimo citato di sfuggita mentre eravamo interessati ad altro. Quasi nessuno se ne accorgerà – anche se ora, dopo i miei commenti, lo sapranno molte più persone le quali lo diranno ad altre persone che a loro volta diffonderanno la voce… – ma un errore di questo tipo fa sembrare la storia meno solida di quel che è. E volete conoscere un ulteriore irritante dettaglio? Io me ne sono accorta solo ora, quindi non ho segnalato l’errore in casa editrice. E la casa editrice evidentemente non ha revisionato il testo ma si è limitata a correggere gli errori che le avevamo segnalato, perché anche nell’ebook si continua a parlare di una notte. Hodor!

Torniamo al capitolo che è meglio, come direbbe uno dei puffi. Non li ho mai guardati io, ma ora li hanno scoperti le mie bambine.

Per una volta tanto Cersei e Tyrion si parlano senza tanti peli sulla lingua. Ah, l’affetto fraterno! Viene citato Syrio Forel, che “si è messo di mezzo” (pag. 64) e ha consentito ad Arya di scappare. Nessuna parola sul fatto che sia morto davvero, e neppure nel Grande inverno lo avevamo visto morire. Lì Arya aveva visto la sua spada spezzarsi ed era fuggita, il resto sono pure speculazioni. Compreso il fatto che potrebbe essere stato solo ferito e gettato nelle segrete. Avremo mai una risposta più esaustiva?

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 3: Tyrion

Aidan Gillen è Petyr Baelish

Piccolo sguardo alla decapitazione di Ned. Cersei aveva provato a impedirla, anche Arya, lontanissima, aveva visto il suo intervento, ma Joffrey era di tutt’altro parere. Lei una certa sensibilità politica ce l’ha, voleva toglierselo dai piedi e tenere buono il Nord, e sapeva che lui non sarebbe mai venuto meno alla parola data. Se aveva promesso di tenere la bocca chiusa su un dettaglio trascurabile come l’incesto, con tanto di illegittimità del presunto erede e quindi cambio di re, lo avrebbe fatto. Joffrey invece è un fesso totale, si è inimicato il Nord e pure il sommo septon, visto che ha profanato il tempio di Baelor.

La responsabilità dell’organizzazione va a Ditocorto, bell’intrigante per il quale non ho abbastanza insulti. Notare però che Ned è stato tradito pure da Sansa, che ha rivelato i piani del padre alla regina. Facciamo un passo indietro. Sono a colazione. Eddard dice alle figlie che devono partire. Arya chiede di poter portare Syrio e lui risponde che se per il braavosiano va bene lo può fare. Sansa vuole salutare il suo promesso sposo e il padre le nega il permesso senza spiegazioni. Sansa fugge in lacrime, septa Mordane vorrebbe inseguirla e calmarla ma Ned le dice di lasciarla andare perché ha bisogno di calmarsi da sola. Ecco uno dei tanti errori commessi da Ned nella sua breve permanenza ad Approdo del Re. Lui aveva supposto che lei sarebbe andata a piangere nella sua camera, invece Sansa è andata da Cersei. Se septa Mordane l’avesse seguita, come voleva fare, Sansa non avrebbe potuto fare la spia e probabilmente ad Approdo del Re le cose si sarebbero svolte in modo molto diverso. Sempre che Ditocorto non ci mettesse di mezzo lo zampino, ovvio.

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 3: Tyrion

La copertina del primo volume dell’edizione coreana di A Clash of Kings.

Abbiamo pure un nuovo sguardo alla storia di Barristan Semly, esautorato dal suo posto nella Guardia reale. Joffrey infila un errore dietro l’altro. La vicenda completa la conosceremo meglio più avanti, certo Barristan non è un tipo da trascurare, e tutti gli accenni al passato non fanno che stuzzicare sempre più la mia curiosità.

Tyrion non sa nulla della morte di Jon Arryn, è evidente da come pone la domanda a Cersei. Quel che sa lei è difficile da dire, mica c’è da fidarsi troppo delle informazioni che i due si scambiano. In fondo Tyrion ha appena pensato che farà quello che vuole la sorella… fino a quando gli farà comodo. I dettagli sulla morte di Jon Arryn li apprenderemo in seguito, quando ormai ci saremo dimenticati di volerli conoscere perché sarà arrivata davvero tanta altra carne al fuoco. Intanto però pensiamo a un altro cadavere, quello di Robert Baratheon. Lancel lo ha fatto ubriacare su espresso ordine della regina. Lo voleva davvero morto il maritino, non dimentichiamo che Ned, in città perché con una gamba rotta, aveva minacciato di spifferare la verità sull’incesto a Robert appena questi fosse tornato ad Approdo del Re. C’è da stupirsi che la regina abbia deciso di accelerare i tempi? Ecco un altro errore di Ned e della sua pietà. Al gioco del trono o si vince o si muore. Non c’è spazio per i giocatori onesti, anche per quelli che del potere non sanno che farsene.

Finito il colloquio Tyrion va un po’ in giro e parla pure delle teste sulle picche. C’è da stupirsi se io ogni tanto ne chiedo una? In fondo sono molto meno sanguinaria di Martin.

Tywin non voleva che Tyrion si portasse Shae in città. Lui lo ha fatto, il che significa che dovranno nascere nuovi sotterfugi. Non c’è mai nulla di semplice, ricordiamolo, e ogni cosa ha il suo prezzo.

Rivediamo la cometa, chiamata dai popolani il Messaggero rosso, segno di fuoco e sangue a venire. E su questo non c’è dubbio, bisogna solo stabilire di chi sarà il sangue e quanto sarà. E poi c’è il bellissimo indovinello di Varys, che HBO ha pure inserito nei trailer. Tre grandi uomini. Chi sarà a vivere e chi a morire?

Intanto noi ci fermiamo con il desiderio di Tyrion di fare qualcosa di imprevedibile: giustizia.

Sotto la foto spoiler da La regina dei draghi.

 

Il regno dei lupi di George R.R. Martin. Capitolo 3: Tyrion

Chi è che prova ad ammazzare Tyrion dietro probabile ordine di Cersei? Mandon la sfinge, lo sapevamo che di lui non ci si doveva fidare. Comunque Tyrion è quello che aveva dichiarato proprio in questo capitolo di aver chiuso con i campi di battaglia. Certo, e se il campo di battaglia va da lui? Mi sa che lo zio Martin si diverte a prenderci in giro.



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