La sua formazione si svolge dunque tutta sullo sfondo del passaggio tra il dominio dell’ancien regime e l’avvento del nuovo stato unitario. Il veneto sarà annesso all’Italia nel 1866. Venezia non è più capitale di nulla e in Europa Parigi conta ormai 1000000 di abitanti e Londra più di 2000000.
Le sue opere sono improntate a un realismo dalle tonalità intimiste, spesso ispirate a temi di carattere sociale. Viaggiò tra Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Vienna e Parigi. Nel 1888 si trasferì definitivamente a Venezia. Negli anni in cui l’Italia stringe alleanza con Germania e Austria-Ungheria, Nono partecipa alla Biennale di Venezia e dal 1899 insegna pittura presso l’Accademia di Venezia.
Tra le sue più celebri opere ricordiamo qui “Refugium peccatorum”, oggi custodita nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma. I soggetti sono semplici, piccole case di pietra, siepi, campi, alberi solitari sottili e tranquilli, sullo sfondo di crepuscoli dorati. Con gli anni passò da una visione nitida e ferma delle opere giovanili ad uno stile maggiormente mosso ed impressionistico. I suoi lavori giovanili (fino al 1880 ca.) restano però, ancora oggi, i più quotati. Muore nella città lagunare nel 1918, al termine della prima guerra mondiale.