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Il rilassamento: un’oasi di riposo nella giungla dello stress

Creato il 01 aprile 2015 da Slowsleep

Inutile negarlo: vivere affogando in scadenze, appuntamenti, preoccupazioni, traffico, stimoli incessanti e inquinamento è una vera follia. Se rimuovere le cause “strutturali” come economia, finanza, organizzazione sociale e viabilità è quasi impossibile per un singolo, c’è una cosa che è praticabile: cambiare il modo in cui tutto questo viene vissuto.

Difficile? Beh, forse sì ma meno di quanto si crede, basta semplicemente muovere un passo.

L’etimologia della parola “rilassamento” rimanda al concetto di allentare, lasciar andare, ed è proprio questo che nella vita quotidiana spesso ci manca.

Essere rilassati non significa essere passivi o “lenti”, significa non essere contratti. Può sembrare strano ma nel rilassamento c’è il massimo della vitalità. Il primo passo per conquistare il relax è proprio questo: capire che rilassandosi non si perde entusiasmo, dinamismo, energia.

Cosa si può fare in concreto?

Ecco qualche piccolo consiglio:

  • fuori e non dentro
    chiudere la porta al mondo esterno ascoltando il proprio corpo, le proprie sensazioni, a partire dal respiro, portando progressivamente l’attenzione sulle parti del corpo (dai piedi su-su fino alla testa). Si tratta di un esercizio rilassante che rigenera
  • visualizzare
    immaginare a occhi chiusi scene rilassanti o azioni di cura personale come farsi una vasca calda, può avere effetti psicosomatici inaspettati
  • abbassare la voce
    se facciamo attenzione al modo in cui parliamo sul luogo di lavoro, nella stragrande maggioranza dei casi ci rendiamo conto di usare ritmi e volume eccessivi. Abbassare un po’ la voce e la velocità dell’eloquio aiuta a prendere le redini del “vortice” e a rilassare corpo e spirito

Sono piccoli gesti ma possono dare il via al cambiamento e aiutare a costruire un’isola di relax nella giungla dello stress.

photo by Jyrki Salmi – CC BY-NC-SA 2.0 license.


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