Un “Dolcepensiero”: ho un quaderno pieno di ritagli di giornale e fotocopie di ricette tratte da parecchi libri. Ogni tanto amo sfogliarlo per trovare qualcosa che mi possa stuzzicare in mezzo a tutte quelle ricette che amo conservare e che prima o poi so che realizzerò. Un po’ di anni fa un signore anziano mi portò il libro di “Pellegrino Artusi”, la vera enciclopedia della nostra gastronomia. Ho fatto un po’ di fotocopie e fra di loro c’è la ricetta del Riso strangolino; le ricette del famosissimo gastronomo sono tutte numerate ma stranamente questa non lo è. Non so in che parte dell’indice possa essere segnata e in rete non ho trovato alcun riferimento. E’ molto buono e gustoso se amate il genere…
Riporto la ricetta…
Prendi acciughe salate (almeno un paio d’etti) un grosso pugno di prezzemolo tritato, una tazzina d’olio e uno spicchio di aglio. Pulisci accuratamente le acciughe e metti il tutto in una casseruolina di rame stagnato*a fuoco vivo. Quando l’aglio sarà dorato toglilo, e lascia il resto a cuocere a fuoco lento finché le acciughe non saranno sciolte e non avranno formato una salsina vellutata e molle. A parte avrai cotto il riso in cagnone* badando a tenerlo al dente e lo scolerai ben bene in modo che l’acqua passi tutta. Metterai il riso in una zuppiera con bocca larga e verserai la salsa incorporandola attentamente al riso.
*ovvio non ho usato una pentola in rame…
*il riso in cagnone è semplicemente il riso lessato in abbondante acqua salata, condito poi con una noce di burro e salvia
**nei reparti di gastronomia potete già trovare acciughe marinate in olio e prezzemolo, perfette per realizzare il riso in tempi brevi.
Dall’archivio di Dolcipensieri:
RISOTTO CARCIOFI E BOTTARGA